Burkina Faso, Ghana, Costa d'Avorio, Togo e l’«Operazione Koudanlgou»
Tra il 26 ed il 30 novembre scorsi, Burkina Faso, Ghana, Costa d’Avorio e Togo hanno condotto un’operazione militare congiunta per contrastare il crimine organizzato, le attività minerarie illegali e l’insorgenza jihadista lungo le loro rispettive aree di confine. Progettata e avviata in Burkina Faso, l’operazione denominata «Koudanlgou IV zona 2» è la quarta attività di sicurezza facente parte dell’Accra Initiative. Questa iniziativa è stata lanciata nel settembre 2017 da Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Ghana e Togo in risposta alla crescente insicurezza legata all’estremismo violento nella regione e fa uso di forze combinate delle varie agenzie di sicurezza dei rispettivi Paesi.
L’attività congiunta ha visto la partecipazione, in qualità di osservatori, anche di Mali e Niger, data la loro vicinanza agli Stati coinvolti e la loro esperienza nel contrastare l’estremismo jihadista. Durante l’operazione sono state distrutte 5 basi terroristiche e sono stati arrestati circa 386 sospetti miliziani. Nel corso di cinque giorni, circa 5.500 soldati hanno pattugliato i confini condivisi sequestrando armi, munizioni, veicoli, droga e una grande quantità di materiale per fabbricare IED.
Negli ultimi anni i gruppi legati ad al-Qaeda e allo Stato Islamico hanno ampliato il proprio raggio d’azione nella regione del Sahel, destabilizzando Mali, Niger e Burkina Faso e puntando a spingersi verso il Golfo di Guinea, probabilmente alla ricerca di uno sbocco sul mare.