Airshow China 2024: tra competizione strategica e proiezione commerciale dell’industria aerospaziale cinese
Defence & Security

Airshow China 2024: tra competizione strategica e proiezione commerciale dell’industria aerospaziale cinese

By Emmanuele Panero and Federico Tedeschi
11.22.2024

La 15a China International Aviation and Aerospace Exhibition, o Airshow China, si è svolta dal 12 al 17 Novembre 2024 a Zhuhai, nella Provincia meridionale cinese del Guangdong. A sottolineare la rilevanza posta all’evento dalla Repubblica Popolare Cinese, la stessa è stata inaugurata con l’esibizione in volo di ben tre tipi di velivoli stealth da combattimento di quinta generazione, ovvero l’inedito J-35A, presentato proprio nell’occasione, il J-20 ed il Su-57 Felon russo, quest’ultimo alla prima apparizione in Cina. L’Airshow China rappresenta infatti una tra le esposizioni aerospaziali più rilevanti a livello internazionale, rappresentando un’occasione in cui Pechino mostra i propri progressi nell’industria di settore, mirati a consolidare la relativa postura sia come potenza tecnologica che come attore strategico in Asia ed oltre. Le innovazioni presentate in quest’ultima edizione sottolineano come l’industria aerospaziale cinese abbia sensibilmente intensificato lo sviluppo di tecnologie avanzate con il plausibile obiettivo strategico di rafforzare le capacità di deterrenza, difesa, sicurezza e proiezione nell’intera regione dell’Asia-Pacifico. I progressi capacitivi perseguiti dall’Esercito Popolare di Liberazione (PLA – People’s Liberation Army) hanno inoltre promosso un’edizione dell’Airshow con un nuovo formato, maggiormente incentrato su dimostrazioni dinamiche ed integrazione multi-dominio di operazioni aeree, marittime e terrestri, segnalando anche una contemporanea lenta evoluzione dottrinale.

Tra le novità principali all’Airshow China 2024 spicca la summenzionata introduzione ufficiale del caccia stealth J-35A, una versione teoricamente pronta per la produzione che la Repubblica Popolare ha mostrato per la prima volta. Con il J-35A, Pechino si colloca in prospettiva come l’unico Paese, insieme agli Stati Uniti, sebbene su un piano qualitativo plausibilmente diverso, a possedere due caccia stealth di quinta generazione in linea. Il J-35A è stato progettato per ottimizzare la bassa osservabilità grazie a superfici angolate e materiali radar-assorbenti, che ne riducono al minimo la visibilità ai radar nemici. Dotato di un motore concepito anch’esso per garantire bassa rilevabilità, di un radar Active Electronically Scanned Array (AESA) e di una suite avanzata di sensori, il J-35A è pensato per compiere missioni di superiorità aerea, attacchi al suolo ed operazioni di ricognizione anche in ambienti altamente contestati.

Un’altra novità presentata, nello specifico solo come modello a grandezza reale, all’Airshow China 2024 è il J-20S, ossia una versione a due posti del caccia stealth J-20, che rappresenterebbe il primo aereo di quinta generazione con questa configurazione. La variante è stata ideata per potenziare le capacità operative del J-20, ampliando il suo ruolo nelle missioni di superiorità aerea a medio-lungo raggio e negli attacchi di precisione contro obiettivi terrestri e navali. Il J-20S non solo conserverebbe le capacità stealth del modello precedente, ma potendo ospitare un secondo pilota, sarebbe in grado di coordinare operazioni e gestire compiti tattici altamente complessi. Questo mira a permettere al velivolo di assumere funzioni avanzate, soprattutto relative al comando e controllo delle operazioni condotte da droni gregari come l’FH-97A, già mostrato in precedenti edizioni dell’Airshow. Il secondo operatore, infatti, offre un valore aggiunto nella gestione di sistemi aerei senza pilota (UAV – Unmanned Aerial Vehicle), incluso da combattimento (UCAV - Unmanned Combat Aerial Vehicle), permettendo il coordinamento degli stessi nel contesto di tattiche di swarming abilitate dalle capacità semi-autonome degli stessi, combinando massa e dispersione, con effetti sia nel combattimento aria-aria, sia aria-superficie.

Oltre alla presentazione delle menzionate innovazioni nei velivoli di quinta generazione, uno dei momenti più significativi dell’Airshow China 2024 è stata la prima partecipazione dell’Aviazione Navale della Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLANAF - People’s Liberation Army Naval Air Force), con i suoi velivoli J-15 imbarcati sulle portaerei. Questa è la prima volta che due tipi di varianti del J-15 vengono mostrati al grande pubblico, con una coppia di caccia J-15T ed un velivolo da guerra elettronica J-15D che hanno offerto dimostrazioni delle relative prestazioni, incluso il rifornimento in volo di carburante (aerial refueling) in coppia. Tra le recenti migliorie, il J-15T ha rinforzato il carrello di atterraggio anteriore per renderlo compatibile con i sistemi di lancio a catapulta ed è stato equipaggiato con una sensoristica di bordo che garantisce un maggiore raggio di rilevamento, abilitando l’integrazione di vettori aria-aria a più lungo raggio. La variante J-15D, con le relative capacità dedicate di guerra elettronica (EW - Electronic Warfare), rappresenta un’aggiunta significativa al potenziale di combattimento (combat power) in mare aperto di un gruppo portaerei, potendo interferire ed interdire la manovra aeronavale avversaria generando effetti nell’ambiente elettromagnetico, grazie ad una configurazione che, alleggerita del cannone, ospita antenne conformali e può trasportare una selezione di pod EW dedicati.

In linea con l’attenzione alle operazioni aeromarittime posta dalla PLANAF, l’Airshow China 2024 ha registrato anche la presentazione di una versione aggiornata dell’elicottero multiruolo Z-20, lo Z-20J. Progettato appositamente per operare da imbarcazioni in navigazione, lo stesso presenta diversi aggiornamenti, tra cui un carrello posteriore riconfigurato per aumentare la stabilità nei decolli ed atterraggi sui ponti delle navi e sistemi avanzati di guerra antisommergibile (ASW – Anti-Submarine Warfare). Il modello Z-20J, noto anche come Z-20F nella sua configurazione ASW, rafforza sensibilmente le capacità della Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLAN - People’s Liberation Army Navy) in un segmento come quella del contrasto a minacce sotto la superficie attualmente affetto da carenze non marginali e decisivo in un potenziale teatro di operazioni come quello del Mar Cinese Meridionale.

Durante l’Airshow 2024 a Zhuhai, sono stati presentati anche i droni CH-7 e CH-9, due modelli che tendono a sottolineare i progressi tecnologici dell’industria aerospaziale cinese nel segmento degli UAV. Il CH-7, un drone stealth sviluppato dalla China Aerospace Science and Technology Corporation (CASC), è progettato per operazioni di ricognizione ed attacco, con un’apertura alare di 26 metri, una lunghezza di 10 metri ed un peso massimo al decollo di 10.000 chilogrammi. Lo stesso vanta, da dati del produttore, una velocità massima di 926 Km/h ed un’autonomia di volo fino a 15 ore. Durante l’evento, è stato sottolineato come il CH-7 possa operare in profondità in territori ostili, grazie alle sue caratteristiche stealth, che riducono la relativa segnatura radar e consentono di evitare il rilevamento nemico. Il nuovo UAV è concepito primariamente per compiti di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR – Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) a lungo raggio, incluso in zone di combattimento, nonché per la condotta di attività di EW. Il CH-9, invece, è stato descritto come un drone da ricognizione armata con un’autonomia di circa 11.500 chilometri ed un peso massimo al decollo di circa 5 tonnellate, progettato per effettuare missioni di sorveglianza e attacco principalmente nel dominio marittimo.

Al di là delle novità presentate all’Airshow China 2024, significativa è stata anche la partecipazione internazionale, sia di espositori, sia di potenziali clienti, segnalando la crescente articolazione dei mercati di sbocco per le aziende dei settori aerospaziale e della difesa cinese, nonché le principali linee di cooperazione industriale nel settore. Consistenti delegazioni da Federazione Russa, Pakistan, Turchia e da numerosi Paesi africani ed asiatici hanno preso parte all’evento, segnalando interesse per i nuovi droni, jet e sistemi missilistici proposti dalla Repubblica Popolare, con una particolare attenzione attratta dal multiruolo J-10C. Il principale espositore straniero è stato infine Mosca, che ha presentato il menzionato caccia di quinta generazione Su-57 Felon, unitamente ad una varietà di assetti ad ala fissa e rotante, nonché sistemi di difesa aerea. Oltre al Su-57, la Federazione Russa ha infatti presentato anche i caccia Su-35S e Su-30SM, insieme alla pattuglia acrobatica dei Russian Knights, che ha realizzato diverse dimostrazioni aeree.

L’avanzamento e la diversificazione delle piattaforme proposte dall’industria della difesa cinese, soprattutto del segmento aerospaziale, all’Airshow China 2024 sottolinea il progressivo affinamento tecnologico del comparto militare-industriale di Pechino, ritenuto fondamentale per abilitare la postura strategica della Repubblica Popolare. L’evento ha in particolare segnalato una maggiore connessione tra capacità proposte dall’industria e sviluppo dottrinale del PLA, registrando inoltre una crescente integrazione interforze e multi-dominio all’interno di quest’ultimo. Parallelamente, l’evento ha sottolineato nelle partecipazioni e soprattutto nelle modalità espositive, con un significativo incremento di presentazioni dinamiche ed immersive, la propensione all’export da parte cinese verso un mercato di settore soprattutto in Africa ed Asia centro-meridionale, incentrato su prodotti con un sempre migliore livello tecnologico e competitivi sotto il profilo economico-commerciale.

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