Rassegna stampa
L'Indro
Gerusalemme: intifada a bassa intensità, ma benzina nel motore del terrorismo jihadista
Nella zona di Gaza sono stati registrati alcuni scontri, mentre si teme una reazione a catena dei gruppi terroristici. Ne parliamo con Andrea Margelletti, Presidente del Centro Studi Internazionali
Il rischio dell’apertura di un nuovo periodo di violenze nella regione israelo – palestiniana appare altissimo. Dopo la decisione del Presidente americano Donald Trump di spostare l’ambasciat
06.12.2017
Radio Vaticana
Tensioni in Medio Oriente. Giallo sulla vicenda del premier libanese Hariri
Lo scacchiere mediorientale sempre più instabile e complesso con la ripresa dei combattimenti in Siria, l’offensiva contro lo Stato islamico in Iraq e la vicenda del premier libanese Saad Hariri, dimessosi dalla guida del governo di Beirut lo scorso sabato, e probabilmente detenuto in Arabia Saudita. Un giallo da cui Riad prende le distanze ma che di fatto sta incendiando tutta l’area con prot
10.11.2017
Il Fatto Quotidiano
Libano, dietro le dimissioni del premier Hariri e le accuse all’Iran c’è l’Arabia Saudita. Che vuole Israele contro Teheran
Il messaggio lanciato dal primo ministro di Beirut e il luogo dal quale è stato fatto l’annuncio hanno fatto pensare che dietro vi sia proprio la mano della monarchia di Riyad in chiave anti iraniana. Gabriele Iacovino, direttore del Centro Studi Internazionali: "Tel Aviv non ha alcuna intenzione di aprire un nuovo fronte"
Le dimissioni del Primo Ministro libanese, Saad Hariri, da lui stesso
09.11.2017
Radio Vaticana
Allarme dell'Egitto: Libia rischia essere culla di miliziani dell'Is
La crisi Libia resta un nodo caldissimo per i Paesi del mediterraneo, in particolare per l’Egitto, che per bocca del presidente Al Sisi lancia un allarme legato al terrorismo: "Combattenti di Daesh stanno fuggendo" dalla Siria verso "regioni dove il governo centrale è debole" ha avvertito Al Sisi sostenendo che una Libia in queste condizioni "sarà la rampa di lancio per il sedicente Stato
08.11.2017
Il Sole 24 Ore
Terrorismo: come cambiano le linee di finanziamento dell’Isis
Fallujah e Sirte nel 2016. Mosul la scorsa estate. In mezzo, un’altra dozzina di città irachene e siriane. Fino al colpo definitivo, inflitto poche settimane fa con la riconquista dell’ultimo bastione urbano controllato dall’Isis. La liberazione di Raqqa, infatti, non ha soltanto inflitto il colpo militare decisivo contro lo Stato Islamico. Con essa è anche svanita l’ultima grande fonte di finanzi
07.11.2017
Internazionale
La strategia italiana per fermare i migranti in Libia è in crisi?
“Ci sono rifugiati eritrei imprigionati nei centri di detenzione di Sabrata, senza accesso ad acqua, cibo e cure mediche da almeno cinque giorni”, denuncia l’attivista eritrea Meron Estefanos, che è in contatto telefonico con un’ottantina di persone, rimaste bloccate per settimane nei combattimenti tra gruppi armati rivali a Sabrata, nel nordovest della Libia. “Ci sono sei donne che hanno partorit
11.10.2017
L'Indro
Migranti dall’Africa, i casi di Algeria e Marocco
Contenere la migrazione dall’Africa verso l’Europa e portare avanti politiche di anti terrorismo. Non si tratta di un annuncio di Trump o dell’Unione Europea, bensì delle recenti politiche che stanno intraprendendo Marocco e Algeria.
L’Algeria, nel luglio di quest’anno, aveva annunciato un piano per regolarizzare i migranti irregolari e conceder loro un permesso di lavoro che gli desse la possibi
27.09.2017
Radiotelevisione Svizzera
Il fedelissimo di Gheddafi in Italia per i migranti
Fedelissimo di Muhammar Gheddafi, poi suo acerrimo nemico. Vicino alla Cia, ma sostenuto dalla Russia. Minaccia di bombardare l'Italia, salvo accogliere sorridente pochi giorni dopo il ministro dell'Interno Marco Minniti, nel suo quartier generale di Bengasi. Il generale Khalifa Haftar impersona nella sua ambigua figura tutte le contraddizioni di una Libia ostaggio di milizie ed odi tribali, che a
25.09.2017