La Germania e il Qatar si accordano sul GNL
Martedì 29 novembre, Germania e Qatar hanno siglato un accordo che prevede la fornitura annuale di 2,8 miliardi di m3 di gas naturale liquefatto (GNL) da parte di Doha a Berlino a partire dal 2026. L’accordo si è concluso dopo mesi di trattative sulla durata del contratto, che alla fine è stata fissata pari a 15 anni. Da un lato, infatti, il Qatar puntava a un contratto a lungo termine, tale da ammortizzare i suoi ingenti investimenti nel settore energetico. Dall’altro, la Germania ricercava un accordo più breve, coerentemente ai suoi obiettivi di neutralità climatica.
La materia prima proverrà dal giacimento offshore di North-Dome/South-Pars, situato nel Golfo Persico, che il Qatar condivide con l’Iran. Si tratta del più grande giacimento di gas naturale al mondo, con riserve stimate superiori ai 50 mila miliardi di m3. Secondo gli accordi, il gas, una volta prelevato dal giacimento, sarà venduto dalla compagnia energetica statale QatarEnergy alla compagnia petrolifera statunitense ConocoPhillips, che, infine, lo consegnerà via nave al terminal galleggiante di rigassificazione di Brunsbüttel, ad oggi in fase di costruzione.
Dal lato di Berlino, l’accordo risponde alla necessità di stringere nuove partnership energetiche al fine di trovare risorse alternative al gas russo. Nella prospettiva di Doha, l’intesa, in primis, consolida il ruolo di gas player del Paese, sulla scia dell’altro importante accordo concluso poche settimane fa con la società cinese Sinopec. In secondo luogo, manifesta l’ambizione del Qatar ad espandersi in nuovi contesti, al di fuori dei Paesi asiatici, che, ad oggi, rappresentano il mercato principale per il gas del Qatar. In particolare, il Qatar punta ad affermarsi come supplier europeo del gas, colmando il vuoto nel mercato lasciato dalla Russia. Tale ambizione spiegherebbe la disponibilità del Qatar ad accettare un accordo di durata piuttosto limitata rispetto allo standard di questo tipo di contratti.
Guardando al futuro, l’accordo Qatar-Germania potrebbe aprire la possibilità di nuovi accordi tra i Paesi UE e il Qatar. L’UE guarda già da tempo con interesse al GNL del Paese nelle sue strategie di diversificazione delle fonti energetiche, dal momento che gli impianti di rigassificazione richiesti per il trasporto prevedono tempi di realizzazione ben più rapidi rispetto alla costruzione di gasdotti. Difatti, negli ultimi mesi, molti Paesi UE, inclusa l’Italia, hanno intrattenuto colloqui con Doha sulla questione, sebbene la ritrosia delle compagnie energetiche europee a contrarre impegni a lungo termine avesse impedito la conclusione di accordi energetici, nella prospettiva di una diminuzione domanda di gas nei prossimi anni. Il raggiungimento di un accordo di più limitata durata con Berlino potrebbe invece portare a una modifica dei termini di questo tipo di accordi così da aprire nuove e interessanti prospettive di intese future.