Gerusalemme tra venti di Intifada e minacce di guerra
Medio Oriente e Nord Africa

Gerusalemme tra venti di Intifada e minacce di guerra

Di Giuseppe Dentice
12.05.2021

A partire dal 10 maggio, a Gerusalemme e a Gaza si è registrata una nuova escalation di violenze che è diretta conseguenza degli eventi recenti che stanno segnando in profondità il panorama urbano della Città Santa e potenzialmente peggiorare quello umanitario nella Striscia. Gli ordini di sfratto autorizzati dalla Corte Suprema israeliana di 28 famiglie palestinesi dai quartieri arabi di Sheikh Jarrah e Silwan e gli scontri tra Hamas e il governo israeliano causato dal lancio di oltre 800 razzi in poco più di 24 ore da Gaza verso Tel Aviv, Lod, Ashqelon, Ashdod, Acri, Ramla e Dimona sono il risultato di una condizione di latente tensione che ha trovato una sua valvola di sfogo nella violenza politica. Se i fatti di Gerusalemme hanno funto da detonatore, il lancio di razzi da Gaza verso Israele e la successiva escalation militare di Tel Aviv hanno certificato l’esplosione dell’ennesima crisi che potrebbe caratterizzare a lungo questa fase ciclica di violenze ad intensità mutevole.

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