Cruciale l'asse con Pechino, Washington si ammorbidirà. Francesca Manenti su Quotidiano Nazionale
L’esperta: ma l’accordo resta complicato
“E’ comune interesse di Trump e Xi Jinping cercare la quadratura del cerchio ne loro primo vertice: un accordo è difficile e imporrà delle rinunce, un mancato accordo rischia di essere più costoso in termini economici e strategici, Trump e Xi lo sanno. Credo che questo primo appuntamento servirà per avviare un dialogo, stemperare gli spigoli e iniziare a capirsi” così Francesca Manenti, responsabile del desk Asia del Ce.S.I. Centro Studi Internazionali.
Dottoressa Manenti, è possibile uno scambio tra aspetti commerciali e strategici?
“Trump in campagna elettorale è stato molto aggressivo contro la Cina sugli aspetti commerciali E possibile che ammorbidisca la sua posizione e non giunga all’apertura di una vera guerra commerciale con la Cina, ma se lo farà chiederà delle contro partite su due dossier rilevanti per gli Stati Uniti: quello della proliferazione nucleare della Corea del Nord e quello della libertà di circolazione del mar cinese meridionale”
Pechino ha la capacità di incidere realmente su Pyongyang?
“I rapporti tra la Cina e la Corea del Nord sono attualmente molto freddi. Ma Pechino ha tutto l’interesse ad alleggerire la tensione tra le Coree, che ha portato a un rafforzamento della presenza militare americana in Corea del Sud e lo schieramento degli antimissile Thaad che la Cina vede come una minaccia per l’equilibrio della regione. Quindi Cina e Stati Uniti potrebbero voler davvero lavorare insieme su questo dossier”
Che Presidente è Trump per la Cina?
“Il governo cinese è molto prudente, perchè Trump ha annunciato una politica dura contro Pechino, che sinora non si è tradotta in atti concreti. A Pechino si spera che prevalga il pragmatismo, ma in prospettiva si coglie anche la grande opportunità che gli Stati Uniti di Trump si chiudano su se stessi, aprendo opportunità commerciali e strategiche”
Trump l’anticinese potrebbe essere un bene per la Cina?
“Uno dei primi atti del nuovo presidente è stato uscire dal Ttp, l’accordo transpacifico: questo ha aperto un’insperata opportunità per il trattato di libero scambio alternativo denominato Rcep, che al posto degli Stati Uniti avrebbe la Cina e sancirebbe l’egemonia cinese nel continente. Negli ultimi 4 anni il governo cinese ha cercato di concentrare i propri sforzi nella creazione di un ordine internazionale alternativo a quello di Bretton Woods. E laddove gli Stati Uniti lasceranno un vuoto, la Cina è pronta a colmarlo, nell’economia come nelle politiche di contrasto al cambiamento climatico”.
Fonte: QN Quotidiano Nazionale