Israele si dota di nuovi sottomarini classe Dakar
Il 20 gennaio 2022 Israele ha firmato un accordo da 3 miliardi di euro con il costruttore navale tedesco ThyssenKrupp Marine Systems per l’acquisto di tre nuovi sottomarini classe Dakar. L’annuncio è stato riportato dal Ministro della Difesa israeliano Benny Gantz il quale ha precisato che la prima delle unità sarà consegnata entro nove anni e che parte del costo dei battelli sarà coperto dal governo tedesco, coerentemente con gli accordi presi dai due Paesi nel 2017.
Il costo dei sottomarini è di 1,2 miliardi di euro più elevato rispetto a quello inizialmente pattuito, e questo fa presumere che le negoziazioni abbiano portato allo sviluppo di un progetto via via sempre più elaborato e caratterizzato da nuove dotazioni. In base alle poche informazioni al momento disponibili, i nuovi sottomarini sembrerebbero essere leggermente più grandi rispetto al modello diesel-elettrico classe Dolphin-II attualmente in servizio con la Marina israeliana. La differenza principale tra i due sta nella vela, che in base all’illustrazione ufficiale pubblicata dal sito di ThyssenKrupp, nei nuovi sottomarini sembra essere più lunga.
Secondo alcune ipotesi, la vela più lunga servirebbe a contenere un sistema missilistico di lancio verticale (VLS) capace di lanciare sia missili da crociera che missili balistici, e ciò implicherebbe un considerevole salto di qualità per i battelli israeliani. I sottomarini attualmente in servizio, di classe Dolphin-I e Dolphin-II, sono già equipaggiati con missili da crociera, lanciati però attraverso i tubi lanciasiluri. Si suppone inoltre che, come nelle unità classe Dolphin-II, i sottomarini classe Dakar saranno muniti di impianto di propulsione indipendente dell’aria (AIP) basato su celle a combustibile.
Se l’ipotesi della presenza del sistema VLS e dei missili balistici nei nuovi sottomarini israeliani fosse confermata, si tratterebbe della prima Marina nel Mediterraneo con sottomarini a propulsione convenzionale dotati di AIP in grado di lanciare missili balistici, seconda nel mondo soltanto alla Corea del Sud con le sue unità classe KSS-III.
Nonostante in passato il governo israeliano abbia puntato perlopiù all’irrobustimento delle forze aeree e di terra, oggi l’attenzione si è estesa anche verso il potenziamento della sua Marina. L’acquisizione dei nuovi sottomarini contribuirà alla superiorità di Israele come attore di sicurezza nella regione, e lo porrà in vantaggio strategico rispetto ai suoi competitor, in particolare Iran e Turchia. Infine, nonostante Israele né ammetta né neghi di possedere armi nucleari, si potrebbe avanzare l’ipotesi che i sottomarini israeliani avranno, grazie al sistema VLS, la capacità di lanciare missili balistici armati di testata nucleare, e se ciò fosse vero, contribuirebbero enormemente al potere deterrente del Paese.