Venezuela- Usa: è braccio di ferro diplomatico
Continuano a irrigidirsi i rapporti tra Venezuela e Stati Uniti. Caracas ha emesso il divieto di viaggio ad alcuni politici americani e ha convocato il personale diplomatico Usa. Già sabato scorso, il presidente Maduro aveva imposto a Washington la riduzione del numero dei funzionari nel Paese, con l’accusa di fomentare un colpo di Stato. Motivi fondati o scuse? Gabriella Ceraso ne ha parlato con Marco Di Liddo, analista del Centro studi internazionali (Ce.SI):
R. – Dobbiamo distinguere in due categorie le ragioni di queste dichiarazioni di Maduro. La prima categoria riguarda la politica interna e la seconda, la politica internazionale. Nel cercare di costruire un consenso che in questo momento è in crisi, Maduro cerca di appellarsi a tutte le risorse propagandistiche e retoriche a cui può attingere. Sicuramente, l’antiamericanismo è una di queste. D’altro canto, parlare di un colpo di Stato è difficile, tuttavia non si può negare che gli Stati Uniti vedrebbero con favore un cambio della leadership politica venezuelana e che con i tanti strumenti diplomatici, economici e di influenza culturale che hanno a disposizione cercano di promuovere.
D. – E’ anche vero che il Venezuela, che versa in una grave crisi economica, ha trovato nella Russia di Putin, in questo momento, un valido aiuto per fronteggiare la depressione. E’ possibile che questa nuova alleanza sia anche alla base di questo irrigidimento dei rapporti con gli Stati Uniti, o è troppo lontana dalla realtà questa interpretazione?
R. – Non la trovo esagerata… Per cercare di mantenere la propria architettura istituzionale e il proprio establishment di potere, la leadership venezuelana cerca dei partner in grado di sostenerla. Naturalmente, in questo dibattito crudo, feroce, in questo rapporto difficile con gli Stati Uniti c’è bisogno di un partner di peso, in grado di dare garanzie. La Russia è un partner in grado di dare determinate garanzie e dal punto di vista del Cremlino, comunque, è importante avere un amico, un alleato, un governo con cui si possa parlare bene in una zona sensibile, come quella dell’America Latina rispetto agli Stati Uniti. Certo è che, in questa relazione, in questo nuovo matrimonio d’interesse che c’è tra Venezuela e Russia, si possono sviluppare diverse strategie congiunte e una di queste potrebbe essere il sostegno venezuelano alle posizioni russe, non solo rispetto alla crisi ucraina, ma anche rispetto a tanti altri dossier di politica internazionale che vedono la Russia e gli Stati Uniti cercare di promuovere soluzioni, interessi e visioni diverse.
Fonte: Radio Vaticana