Afghanistan: 2015, anno record di vittime tra i civili
Nel 2015 il numero delle vittime civili nel conflitto in Afghanistan è stato il più alto mai registrato ufficialmente: 11mila, di cui oltre 3500 i morti, il 4% in più rispetto all’anno precedente. E' quanto emerge dal Rapporto annuale 2015 dell'Onu sulla Protezione dei civili nei conflitti armati. Una guerra dimenticata quella in Afghanistan e che non sembra vicina a una soluzione, al contrario, n
14.02.2016
Conflitto in Siria, «Troppe potenze in gioco: la carneficina non è finita»
Già falliti, in realtà mai davvero iniziati, i negoziati Onu per la pace in Siria. Ogni ipotesi di «cessate il fuoco» è stata esclusa ancora in queste ore dal presidente Bashar al Assad, mentre Riad Hijab - leader dell'Alto Consiglio dell'opposizione - ha affermato che nessun accordo sarà possibile «fino a quando rimarrà in carica» il dittatore. Mai dire mai, però: «Definitivo è un aggettivo quant
12.02.2016
La verità su Regeni difficilmente verrà fuori
Andrea Margelletti, presidente del Ce.S.I., si è fatto un’idea sulla vicenda di Regeni, e teme che, per quanto Egitto e Italia siano amici, una verità non potrà emergere.
Com’è andata secondo lei?
Probabilmente il ragazzo frequentava qualche ambiente sgradito, anche nulla di che, ma potrebbe essere finito in qualche retata o simile. Purtroppo quando avrà detto che era italiano, i locali
07.02.2016
Azzolina: «L'omicidio per mettere in difficoltà al-Sisi»
Stefania Azzolina, analista Ce.S.I., è stata intervistata da Il Giornale di Sicilia sulla situazione egiziana e l'omicidio di Giulio Regeni.
Fonte: GIORNALE\DI\SICILIA\_07-02-2016
06.02.2016
“In Libia 5000 miliziani dell’Isis pronti a colpire l’Occidente”
L’allarme nel rapporto presentato all’assemblea Nato da Manciulli: «Lo Stato islamico si è consolidato anche grazie ai foreign fighters»
Le stime della nostra intelligence ipotizzano una presenza dell’Isis in Libia che oscilla tra le 3500 e le 5000 unità, in gran parte «foreign fighters» tunisini, algerini, maghrebini.
Il loro centro di «smistamento» è Nofaliya, nel distretto di Sirte. Mentre
29.01.2016
Il Ce.S.I. tra i più importanti think tank del mondo, secondo il Global Go to Think Tank Index 2015
"Global Go to Think Tank Index" è la classifica redatta dall’[Università di Pennsylvania](http://r20.rs6.net/tn.jsp?f=001DRGPPvGdjzMqhqo-j6-BGCVv88kz8Swc0wt1DVbvxUZK3B8r2pxpHUZ34yvvQtBx-vmp2U-2t3kJtpkgJZFr8AH95VTeLdaMsonWce9s353vUcnv1JdF7prKGgW8u1HZm3tNmFBpJ8INsUWHVQfBrE8hvvvTPNaafrRy5LVc=&c=CkN-kITVs9HvSU4m3bdc7lMbh9ymAJXf9RxuNHVDKzKKrmcRkPQ==&ch=LGU8sulKZQfu-1KNqScULgxdDGqfhQHlZbf3lJ9Q3b
27.01.2016
Sulle tracce dei tagliagole
I terribili attentati di Parigi e la minaccia incombente dei foreign fighters in fase di rientro nel continente europeo hanno dato nuova linfa al dibattito sull’effettivo livello di collaborazione tra le intelligence e le forze di sicurezza continentali. Storicamente, il livello di contatti tra i servizi di intelligence europei è stato molto intenso già dalla fine del Secondo Conflitto Mondiale in
25.01.2016
Isis in crisi per i raid, paga dimezzata ai miliziani:
Paga dimezzata per i miliziani in Siria. Colpito nelle sue risorse (tra pozzi petroliferi, contanti bruciati dai droni occidentali e rubinetti chiusi in banca), l'Isis sta tagliando i “salari” ai suoi fighters. A tutti, nessuno escluso. A rendere nota la “crisi” dello Stato Islamico è stato il quotidiano britannico Independent, che ha pubblicato un documento diffuso dai tesorieri dell'Isis (riunit
19.01.2016