L'Egitto acquista 30 nuovi caccia Rafale dalla Francia
Lo scorso 4 maggio il Ministero della Difesa egiziano ha diffuso la notizia relativa all’acquisto di 30 caccia Rafale dalla Francia, per un valore totale della commessa stimato intorno ai 4 miliardi di euro. La notizia è stata poi confermata anche dal Ministro delle Forze Armate francese, Florence Parly. Per il pagamento della commessa è previsto un finanziamento a dieci anni per l’Egitto da parte di alcune banche francesi, il quale sarà garantito per oltre l’80% dallo stesso Stato francese. Si tratta di un accordo fondamentale per i due Paesi, che va a rafforzare ulteriormente le già solide relazioni strategiche tra Parigi e Il Cairo.
Il Rafale è un caccia multiruolo di quarta generazione, prodotto dall’azienda francese Dassault Aviation e attualmente in servizio presso Francia, India, Qatar e lo stesso Egitto (in futuro anche la Grecia). I 30 nuovi esemplari andranno ad aggiungersi ai 24 già acquistati dal Cairo nel 2015, per un totale di 54 velivoli per l’aeronautica egiziana. La stessa commessa francese all’Egitto prevedeva la vendita di due portaelicotteri classe Mistral, quattro corvette Gowind e una fregata FREMM. A consegna ultimata, l’Egitto disporrà della più grande flotta aerea al mondo di Rafale dopo l’Armée de l’air (l’aeronautica francese).
L’acquisto dei Rafale giunge in un momento cruciale per la politica estera e di difesa egiziana, trovandosi il Paese ad affrontare diverse situazioni di tensione contemporaneamente su diverse dimensioni, e non solo lungo i suoi confini. In quest’ottica, l’Egitto è da diversi anni impegnato in un progetto di ammodernamento delle proprie Forze Armate, con l’obiettivo di sostituire i vecchi armamenti sovietici con nuovi e moderni sistemi d’arma. Tale ammodernamento risulta necessario al Cairo per rinforzare le proprie capacità militari in uno scenario regionale sempre più competitivo, e per difendere i propri interessi nell’area. Tra questi, sicuramente, la rivalità strategica tra Egitto e Turchia assume un valore del tutto particolare. Le divergenze con Ankara non sono mai state nascoste ed è naturale pensare che Il Cairo voglia aumentare la sua influenza militare nella regione, dove la Turchia è già presente con forze sul campo come in Libia e opera con le proprie navi nel Mediterraneo Orientale. Il nuovo acquisto permette dunque all’Egitto di conseguire due obiettivi strategici: rinnovare la flotta aerea e aumentare la deterrenza nei confronti delle ingerenze turche nella regione.
Infine, la notizia dell’acquisto dei Rafale potrebbe avere delle ripercussioni sulle trattative tra Leonardo e l’Egitto, intavolate da tempo, relative all’acquisto di 24 Eurofighter Typhoon. Secondo alcune fonti, tuttavia, la commessa italiana, parte di un più ampio accordo in cui rientra anche Fincantieri e che dovrebbe prevedere la consegna di altre 4 fregate FREMM, venti pattugliatori navali, 24 addestratori M-346 e un satellite da osservazione, non dovrebbe risentire dell’accordo franco-egiziano.