Il futuro del Dominio Aereo all’avvento della Sesta Generazione
Difesa e Sicurezza

Il futuro del Dominio Aereo all’avvento della Sesta Generazione

Di Emmanuele Panero e Andrea Russo
24.10.2024

Il riaffermarsi pervasivo della competizione strategica multilivello su scala globale, regionale e locale, ed il parallelo riemergere del relativo estremo della conflittualità convenzionale ad alta intensità come possibilità immanente, ha promosso una diffusa revisione dottrinale, organizzativa e capacitiva, tra gli altri, dello strumento militare aereo, intesa a mantenere la superiorità nella terza dimensione. La proliferazione e l’affinamento di sensori ed effettori superficie-aria crescentemente integrati ed in grado di contestare o negare il dominio dell’aria, imponendo un attrito costante alle forze aeree avversarie ed arrivando a generare bolle a limitazione all’accesso d’area (A2/AD – Anti-Access/Area-Denial), combinato con i significativi programmi di modernizzazione trasversale delle flotte aeree di peer e near-peer competitors pone infatti sfide fondamentali per il prossimo futuro del dominio aereo. Le ostilità convenzionali combattute negli ultimi cinquanta anni, dalla Guerra dei Sei Giorni all’attuale conflitto tra Federazione Russa ed Ucraina, indicano parallelamente l’importanza strategica, operative e tattica dello strumento militare aereo, sottolineando i deleteri effetti di un mancato conseguimento del dominio dei cieli: disarticolazione del ritmo operativo (operational tempo), attrizione della manovra, stagnazione della campagna ed aumento esponenziale delle perdite.

Sulla base di questa consapevolezza storico-dottrinale, alla luce della profonda trasformazione del campo di battaglia aereo e della progressiva obsolescenza delle flotte di caccia da superiorità aerea, numerose Aeronautiche Militari, soprattutto occidentali, hanno inaugurato programmi di sviluppo per dotarsi di aeromobili aggiornati, capaci di performare al meglio nel combattimento aria-aria, di sopravvivere nella sempre più letale terza dimensione e di penetrare sistemi di difesa aerea multilivello. Questa nuova generazione di caccia, la sesta, mira ad introdurre innovazioni tecnologiche considerevoli che si propongono di trasformare radicalmente l’impiego dello strumento aereo e di alterare in misura potenzialmente decisiva i rapporti di forza nella competizione militare. Il presente Focus Report intende illustrare in primo luogo gli elementi che differenziano le precedenti cinque generazioni e mezza (includendo la cosiddetta generazione 4.5, o “mezza generazione”) l’una dall’altra, procedendo poi ad analizzare le tendenze tecnico-dottrinali comuni ai caccia tutt’ora in fase di sviluppo, per poi esporre le caratteristiche del principale elemento di innovazione del concetto operativo che sottostà alla creazione del velivolo, ossia l’impiego di droni gregari in un sistema di sistemi. Infine, verrà delineato lo stato di avanzamento dei principali programmi di sviluppo degli aeromobili di sesta generazione, con particolare riguardo al Next Generation Air Dominance (NGAD) statunitense, al programma internazionale anglo-italo-nipponico Global Combat Air Program (GCAP) ed al progetto franco-tedesco-spagnolo Future Combat Air System (FCAS).

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