Information warfare in Libia. L'avanzata online di Khalifa Haftar
L’attacco a Tripoli del Generale Khalifa Haftar ha trascinato la Libia in una nuova guerra civile. Fra il 3 e 4 aprile, l’autoproclamato Esercito Nazionale Libico (ENL), espressione della Cirenaica, ha lanciato un’offensiva contro le forze della Tripolitania e il Governo di Unità Nazionale (GUN) appoggiato dall’ONU. Affinché questa operazione abbia successo e permetta ad Haftar di prendere il potere, il Generale deve necessariamente costruirsi una forma di legittimità sul piano locale e internazionale. Lo scontro dunque si svolge tanto sul piano militare quanto su quello politico-diplomatico. In questo senso, la qualità della propaganda e l’evoluzione dei flussi di informazione online relativi agli eventi libici hanno un’importanza pari rispetto all’andamento delle operazioni sul campo.
Questa analisi si concentra sul versante online dei recenti scontri in Libia nel periodo 1-14 aprile. Dato l’attuale contesto libico, è stato scelto di condurre l’analisi attraverso la prospettiva dell’Information Warfare, poiché permette di esaminare l’intreccio e le corrispondenze fra sviluppo delle azioni cinetiche sul campo e presenza di attività di manipolazione dell’ecosistema informativo e comunicativo. L’obiettivo è far emergere le attività manipolative online, e sottolineare come quest’ultime possono orientare la percezione degli scontri (a livello interno e internazionale), nonché i modi in cui contribuiscono alla costruzione di legittimità dei belligeranti, e in particolare di Haftar.
In collaborazione con Cultur-e