Il Presidente Saied a Roma per consolidare la cooperazione tra Italia e Tunisia
Medio Oriente e Nord Africa

Il Presidente Saied a Roma per consolidare la cooperazione tra Italia e Tunisia

Di Angela Ziccardi
16.06.2021

Il 16 giugno il Presidente tunisino Kais Saied si è recato a Roma per una visita ufficiale di due giorni, accompagnato dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Othman Jerandi, La visita si è svolta su invito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che avrebbe dovuto incontrare l’omologo tunisino già lo scorso autunno per poi rimandare il tutto a causa della pandemia da Covid-19. Al suo arrivo Saied ha infatti incontrato il Capo di Stato italiano, per poi proseguire nel pomeriggio i dialoghi con il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Saied ha spesso rimarcato come tale visita rappresenti “una rinnovata occasione per continuare a discutere dei modi per sviluppare i meccanismi di cooperazione e partenariato tra Tunisia e Italia in diversi settori”, mettendo in luce la volontà di Tunisi di rafforzare le già solide relazioni bilaterali con l’Italia.

Nello specifico, uno dei principali punti di discussione della visita ha riguardato la stabilizzazione interna della Libia. Difatti, il governo di Tunisi guarda con attenzione al processo di transizione libico in relazione ai propri interessi confinari, avendo risentito profondamente della penetrazione di numerosi soggetti, legati a cellule estremiste e/o a operazioni di trafficking e smuggling, che oltrepassano con facilità il confine libico. Di conseguenza, la securitizzazione delle frontiere costituisce una delle principali sfide a cui la Tunisia si ritrova a far fronte e la volontà di Roma di incidere maggiormente nelle dinamiche di ricostruzione e stabilizzazione della Libia anche in materia di sicurezza e capacity building, confermata durante l’ultima visita del Premier libico ad interim Abdulhamid Dbeibah in Italia, potrebbe avere dei risvolti positivi anche per Tunisi, che per questo si dimostra propensa a cooperare con Roma in tale ottica.

Al contempo, una riduzione di tali traffici illegali attraverso un maggiore consolidamento delle frontiere potrebbe apportare dei benefici anche alle relazioni economiche italo-tunisine, altro aspetto affrontato durante la visita di Saied e sul quale è stata anche ipotizzata la firma di uno o più Memorandum di Intesa (MoU). La Tunisia costituisce il quinto mercato per le esportazioni italiane nell’area MENA e l’Italia è il primo fornitore del Paese nordafricano e il suo secondo partner commerciale, dati che motivano l’interesse di Roma ad aiutare il partner, al momento fiaccato da una galoppante crisi economica. Di conseguenza, oltre a specifici accordi bilaterali di cooperazione commerciale, anche un consolidamento delle frontiere con la Libia potrebbe giocare a favore delle industrie italiane che operano in Tunisia, riducendo il rischio di destabilizzazioni nel Paese e incentivando gli investimenti.

In aggiunta, la visita a Roma ha permesso di affrontare la questione migratoria, altro dossier che accomuna gli interessi dei due Paesi. Nell’ultimo periodo sono infatti ripresi gli sbarchi dalle coste tunisine. Tale aspetto preoccupa molto il governo di Tunisi, che ha già recentemente affrontato la questione con l’Italia durante la recente missione italo-europea in Tunisia del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del Commissario Europeo agli Affari interni Ylva Johansson. Tuttavia, l’intento italiano di dare risonanza alla sfida migratoria a livello europeo, ribadito dal Presidente Draghi in occasione del suo incontro con Dbeibah a Roma, e la speranza di contare anche sulla convergenza della Francia per assestare i confini libici e contenere la portata dei flussi potrebbero portare alla firma di nuovi accordi di cooperazione bilaterale anche con la Tunisia, cosi da cercare di regolamentare i flussi lungo il Mediterraneo e contribuire alla sicurezza marittima.

Di conseguenza, la visita del Presidente Saied ha Roma ha permesso alle parti di discutere di dossier sui quali vi è comunanza di intenti, lasciando aperta qualsiasi ipotesi di rafforzamento dei già solidi piani di cooperazione italo-tunisina in diversi settori. Se la Tunisia potrebbe godere dell’aiuto italiano per il rilancio della propria economia e la securitizzazione delle proprie frontiere, tanto interne quanto marittime, anche per Roma il consolidamento dei rapporti con il Paese nordafricano costituisce una buona opportunità per portare avanti i propri interessi, tanto a livello interno quanto nel quadrante Mediterraneo.

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