Meloni in Giappone per consolidare le relazioni nell’Indo-Pacifico
Asia & Pacific

Meloni in Giappone per consolidare le relazioni nell’Indo-Pacifico

By Tiziano Marino
02.08.2024

Il 5 febbraio, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è recata in visita ufficiale in Giappone, dove si sono tenuti incontri con l’omologo Fumio Kishida e con diversi presidenti e amministratori delegati di aziende nipponiche interessate all’Italia. Il viaggio del Premier italiano, rientrante nel contesto del tour che farà tappa nei vari Paesi del G7, è servito anche a formalizzare il passaggio di consegne dalla Presidenza giapponese del forum intergovernativo a quella italiana. Tra i temi sul tavolo dei colloqui tra i due leader si segnalano: l’implementazione del partenariato strategico siglato nel gennaio 2023, la condivisione delle priorità politiche del G7 di giugno, su tutte la visione comune per l’Indo-Pacifico, e il rafforzamento della cooperazione commerciale, soprattutto in ambito aerospazio e difesa. Particolare attenzione è stata dedicata al dossier riguardante il Global Combat Air Programme (GCAP), ossia il programma congiunto Italia-Giappone-Regno Unito, per lo sviluppo di un velivolo da combattimento di sesta generazione, nel quale sono coinvolte Leonardo, BAE Systems e Mitsubishi Heavy Industries.

Nel contesto della imminente presidenza italiana del G7, la Meloni ha ribadito la centralità per l’Italia dell’Indo-Pacifico e delle dinamiche di sicurezza regionali, che saranno prioritarie nell’agenda del summit. Dal Giappone, inoltre, Meloni ha confermato la volontà di dare continuità alla presenza, anche militare, nella regione. A tal proposito, dopo la missione nell’Indo-Pacifico del pattugliatore polivalente d’altura Morosini, nel 2023, l’anno in corso dovrebbe essere caratterizzato da un ampio dispiegamento di assetti e capacità delle Forza Armate italiane nella regione, su tutti nave Vespucci, la portaerei Cavour, e gli F-35. Italia e Giappone hanno anche annunciato che svolgeranno esercitazioni militari congiunte nei prossimi mesi, nel quadro del nuovo meccanismo di consultazione Esteri-Difesa che dovrebbe divenire operativo dal prossimo marzo.

Meloni, dunque, è apparsa consapevole della necessità di strutturare forme di presenza permanenti nell’Indo-Pacifico, al fine di favorire una maggiore riconoscibilità dell’azione regionale del Paese. Un primo passo in questa direzione è stato compiuto da Roma già nel marzo 2023, quando, in occasione di una visita di Stato a Nuova Delhi, Meloni annunciò l’adesione italiana alla Indo-Pacific Oceans Initiative, lanciata dal Primo Ministro indiano Narendra Modi nel 2018. Proprio in quell’occasione, Italia e India hanno anche elevato le relazioni bilaterali a partenariato strategico, una svolta estremamente rilevante per la politica estera italiana in Asia. L’avvicinamento all’India va letto parallelamente al rafforzamento delle relazioni Italia-Giappone, poiché Tokyo e Nuova Delhi condividono pienamente l’impostazione nei confronti della regione indo-pacifica, nonché delle minacce e delle opportunità che questa presenta.

Nel corso dei colloqui bilaterali, inoltre, Meloni e Kishida hanno discusso dei principali dossier di sicurezza internazionale, tra cui la guerra russo-ucraina e la crisi in corso nel Mar Rosso. Su quest’ultimo tema, in particolare, i due leader hanno ribadito l’importanza del rispetto del principio della libertà di navigazione, tema da sempre centrale nelle dinamiche dell’Indo-Pacifico.

Rilevante è stata anche la** componente commerciale** della visita, con il Premier italiano che ha avuto incontri con i vertici di aziende legate ai settori aerospazio, difesa e componentistica di precisione. Tra questi, in particolare, si segnalano: Hitachi LTD, Nippon telegraph and telephon corporation (Ntt), Denso Corporation (gruppo Toyota), Ebara, Mitsui & Co., Marubeni e il gruppo bancario Mitsubishi Ufj, quest’ultimo attivo nella facilitazione degli investimenti giapponesi in Italia. Tali incontri appaiono confermare il discreto stato di salute delle relazioni commerciali bilaterali, con un interscambio complessivo che ha raggiunto, nel 2023, i circa 15 miliardi euro, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente. Tale trend si segnala in crescita significativa soprattutto dopo l’entrata in vigore dell’Accordo di Partenariato Economico del febbraio 2019, in base al quale sono stati eliminati i dazi su circa il 90% delle esportazioni europee verso il Giappone.

Nel complesso, a facilitare le relazioni bilaterali tra Italia e Giappone, in questa fase storica, sembra contribuire anche l’affinità tra gli attuali leader di Italia e Giappone. Tuttavia, la solidità delle relazioni e la convergenza di vedute sui principali dossier internazionali sono tali da consentire di slegare il futuro dei rapporti dal destino politico dei due leader. Questo aspetto appare particolarmente rilevante in un momento nel quale il governo giapponese è sotto forte pressione a causa del calo dei consensi e di fiducia verso Kishida e il partito liberaldemocratico, situazione questa che potrebbe portare a elezioni anticipate nel corso del 2024.

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