Le esercitazioni militari attorno alle Filippine: tra proiezione aeronavale e deterrenza
Defence & Security

Le esercitazioni militari attorno alle Filippine: tra proiezione aeronavale e deterrenza

By Emmanuele Panero and Andrea Russo
06.14.2024

A partire dal 7 e fino al 18 Giugno, nel Mar delle Filippine Centro-Meridionale ed in particolare nelle acque antistanti all’Isola di Guam ed all’Arcipelago di Palau, gli Stati Uniti d’America ed i partner regionali sono nella fase di condotta dell’esercitazione Valiant Shield (VS24). Giunta alla decima edizione, la stessa prevede la partecipazione di assetti ed unità provenienti da tutte le Forze Armate statunitensi, inclusa la US Space Force, alle quali si è inaspettatamente aggiunta, tra gli altri, una consistente aliquota delle Forze di Autodifesa del Giappone. Tokyo ha infatti schierato otto navi e circa 60 aeromobili, per un dispositivo complessivo comprendente 4.000 militari. Nel dettaglio, la portaelicotteri d’assalto Izumo, il cacciatorpediniere lanciamissili Haguro ed il sottomarino Jingei della classe Taigei hanno affiancato le navi da guerra dei Carrier Strike Group 5 e 9, mentre le Forze Aeree di Autodifesa (Kōkū Jieitai) hanno dispiegato caccia F-2 Viper Zero e F-15 Eagle, che hanno integrato l’imponente schieramento congiunto della US Air Force e dell’aviazione navale della US Navy.

Queste ultime hanno infatti schierato un dispositivo aereo composito formato dai caccia imbarcati F/A 18F Super Hornet del 5th Carrier Air Wing, da bombardieri strategici B1-B Lancer e dagli F-22 Raptor appartenenti al 27th Fighter Squadron. Il calendario dell’esercitazione risulta piuttosto fitto, con attività addestrative in tutti i principali domini operativi, includendo operazioni di interdizione marittima, lotta antisommergibile, missioni counter-air, attività di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR - Intelligence, Surveillance and Reconnaissance), nonché di comando e controllo. L’obiettivo ultimo dello scenario esercitativo è porre una forza aeronavale composita di medio-grandi dimensioni nelle condizioni di rispondere ad una crisi regionale in maniera adeguata ed in tempi brevi. Per quanto concerne le manovre tattiche terrestri, si segnala il test di fuoco dell’Autonomous Multi-domain Launcher (AML), effettuato dallo US Army sull’Isola di Palau. Tale piattaforma risulta essere essenzialmente un M142 High Mobility Artillery Rocket System (HIMARS) interamente automatizzato e remotizzato, in grado di sparare lo stesso munizionamento già impiegato dal suo omologo manned. Un simile assetto risulterebbe particolarmente prezioso in un teatro operativo denso di bolle Anti-Access/Area-Denial (A2/AD) come quello dell’Indo-Pacifico, in quanto idoneo a portare a termine missioni di Destruction of Enemey Air Defences (DEAD) senza esporre al rischio i combattenti.

Al contempo, anche la I Marine Expeditionary Force è stata impegnata in esercitazioni congiunte insieme alle Forze Armate filippine nel quadrante marittimo contiguo all’arcipelago. L’attività, denominata Marine Aviation Support Activity 2024 (MASA24), si è concentrata sulla capacità di sostenere operazioni aeree a lungo raggio, migliorando la logistica di aderenza e ponendo una particolare attenzione ai punti di rifornimento avanzati (FARP – Forward Arming and Refuelling Point). Inoltre, MASA24 ha incluso la condotta di operazioni cinetiche coinvolgenti la terza dimensione sia a supporto della manovra terrestre, mediante attività di Close Air Support (CAS), sia attraverso l’impiego di sistemi di difesa aerea integrati (IADS – Integrated Air Defence System).

Queste imponenti manovre militari risultano orientate a rafforzare la deterrenza rispetto ad un progressivo incremento della presenza militare cinese nella Zona Economica Esclusiva filippina, che nelle ultime settimane ha generato tensioni intorno alle Isole Spratly ed in tutto il Mar Cinese Meridionale. In tal senso, gli Stati Uniti intendono dimostrare la risolutezza del loro impegno alla difesa dei loro partner nella regione dell’Indo-Pacifico, concetto già affermato tramite l’esercitazione Balikatan (lett. “spalla a spalla”) conclusa con le Forze Armate di Manila all’inizio del mese scorso. Sia VS24 che MASA24 rappresentano dunque attività particolarmente rilevanti per gli Stati Uniti per intessere relazioni militari più solide con i Paesi insulari del Pacifico, nonché per prepararsi ad un possibile conflitto ad alta intensità in ambiente marittimo e litoraneo, eventualità in vista della quale componenti importanti delle Forze Armate statunitensi hanno intrapreso significativi programmi di revisione dottrinale, organica e capacitiva.

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