La Cina presenta un nuovo sottomarino unmanned
Durante la scorsa settimana, nel quadro della fiera navale emiratina NAVDEX, la Cina ha presentato il suo XLUUV (extra-large uncrewed underwater vehicle): un drone sottomarino di grandi dimensioni, simile a quelli sviluppati dalle Marine britannica e statunitense negli ultimi anni. L’annuncio è di grande importanza per una serie di ragioni, prima fra tutte quella di costituire una conferma di quanto sospettato a seguito dell’analisi di alcune immagini satellitari di test effettuati nello Stretto di Taiwan, vale a dire del completamento del progetto di Pechino per lo sviluppo di sottomarini unmanned. A ciò si aggiunge un aspetto tecnico del drone progettato dall’Istituto CSSC 705: si tratta del primo XLUUV dotato di armamenti, come deducibile dai tubi lanciasiluri situati a prua, elemento che potrebbe renderlo più avanzato degli analoghi occidentali, ancora privi di simili sistemi d’arma. Questo è un aspetto che implica un potenziale impiego del mezzo con finalità antinave o anti-sottomarino. In chiusura, a seguito dell’annuncio, la Cina si è affermata quale attore di primo piano nello sviluppo di tecnologie sottomarine unmanned, con tutti i possibili vantaggi di mercato che ne conseguono, e ha acceso l’interesse riguardo ai potenziali impieghi di tali sistemi nelle sue aree marittime di interesse, con particolare attenzione alla situazione taiwanese.