Da Hanoi a Pechino: la visita di Pedro Sánchez in Asia in risposta ai dazi di Trump
Asia e Pacifico

Da Hanoi a Pechino: la visita di Pedro Sánchez in Asia in risposta ai dazi di Trump

Di Benedetta Carfì
28.04.2025

In una fase in cui si registra l’intensificarsi di politiche commerciali protezionistiche statunitensi, tra l’8 e l’11 aprile, il Primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez si è recato in visita in due dei Paesi maggiormente colpiti, ossia Cina e Vietnam. Ad Hanoi, il Premier spagnolo ha incontrato l’omologo vietnamita, Pham Minh Chinh, per poi spostarsi a Ho Chi Minh City, dove ha preso parte al vertice imprenditoriale tra Spagna e Vietnam. La visita in Vietnam – la prima di un capo di governo spagnolo nel Paese – e quella in Cina assumono in questo momento un significato tanto strategico quanto simbolico. La Spagna, infatti, con questa mossa ha voluto sottolineare la volontà di procedere a una diversificazione dei propri partner commerciali, con particolare attenzione proprio all’Indo-Pacifico, ponendosi in prima linea nel percorso di scongelamento progressivo dei rapporti tra Unione Europea Cina.

In Vietnam, la Spagna ha siglato quattro Memorandum of Understanding (MoU) per la cooperazione nei settori dell’istruzione, della cultura e dello sport, del dialogo politico e dell’alimentazione. A questi si è aggiunto un Protocollo Quadro sulla Cooperazione Finanziaria tra i due Paesi, relativo all’energia e allo sviluppo delle infrastrutture. Alla luce di tale accordo, la Spagna ha stanziato 305 milioni di euro in crediti FIEM (Fondo per l’Internazionalizzazione dell’Impresa) per sostenere e incentivare gli investimenti delle aziende spagnole in Vietnam. Madrid intende infatti rafforzare la propria presenza nel Paese asiatico, puntando in particolare sul settore ferroviario, ambito in cui vanta una solida esperienza. Il Governo vietnamita considera questo settore una priorità all’interno del proprio piano di modernizzazione infrastrutturale, che prevede, tra i principali progetti, la realizzazione di una linea ferroviaria ad alta velocità di 1.541 km, destinata a collegare Hanoi e Ho Chi Minh City, che mira ad accelerare i collegamenti tra nord e sud del Paese. Altri progetti prevedono collegamenti ferroviari con la Cina, con la quale il premier Sánchez ha tenuto colloqui definiti come positivi. Pechino, in particolare, si è rivelata interessata a consolidare i rapporti con la Spagna: tra i vari accordi firmati durante la visita spiccano due protocolli relativi ad esportazioni e apertura dei rispettivi mercati.

La decisione di rivolgere l’attenzione al Vietnam e alla Cina appare dunque strategica. Mentre il Vietnam, infatti, è un’economia in forte espansione, affermatasi come la quarta del Sud-Est asiatico, la Cina è già partner importante, nonché principale destinazione delle esportazioni spagnole nel continente asiatico. Anche a seguito della visita, Madrid e Pechino potrebbero dunque approfondire il loro rapporto, valutando le opportunità di investimento e ampliando la cooperazione in diversi settori, procedendo, come auspicato dalla Cina, verso un partenariato strategico globale. Il viaggio del premier spagnolo, inoltre, pone la Spagna come apripista e ponte ideale di un potenziale riavvicinamento europeo alla Cina, scenario aperto dal recente colloquio tra la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il Primo Ministro cinese, Li Qiang. In questo quadro, lo stess Presidente cinese Xi Jinping ha ribadito, durante il suo incontro con Sánchez, la necessità che UE e Cina collaborino strettamente per affrontare le minacce tariffarie provenienti dagli Stati Uniti.

In questo quadro, alcuni Stati membri dell’UE, in particolare la Spagna, si stanno attivamente preparando ad affrontare un contesto globale sempre più incerto, stimolando il dialogo e la cooperazione con diversi Paesi. Si tratta di una risposta all’instabilità delle politiche commerciali statunitensi, con l’obiettivo di rafforzare relazioni bilaterali alternative senza tuttavia mettere in dubbio il legame transatlantico.