Immigrazione ed estremismi: comprendere, prevenire, collaborare
Benché il Friuli-Venezia Giulia non risulti uno dei territori in Italia con la più alta incidenza di casi legati all’estremismo violento, la sua posizione geografica e le dinamiche socioeconomiche e politiche attuali rendono la radicalizzazione una minaccia concreta per la regione nord-orientale.
La vicinanza, infatti, all’area balcanica continua a esporre il FVG alle tensioni socioculturali e politiche che caratterizzano questo teatro, tra cui la presenza di sacche di estremismo di matrice jihadista e le difficoltà nella gestione e nel monitoraggio dei flussi migratori. Allo stesso tempo, le conseguenze socio-economiche e psicologiche della pandemia, unite a disagi preesistenti a livello sociale, hanno esacerbato la polarizzazione su temi cruciali – in primis, le migrazioni e gli stranieri – ed esasperato le cause scatenanti dei processi di radicalizzazione giovanile, sia in Italia che in Europa. Le statistiche dell’OSCAD (Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori) e dell’OSCE (Hate Crime Reporting) riguardo agli episodi di violenza a danno di stranieri confermano questo trend, rivelando che i casi di crimini d’odio a sfondo razziale nel 2020 hanno costituito circa il 76% del totale.
Alla luce delle sfide attuali, è necessario che interventi di sensibilizzazione riguardo ai processi di radicalizzazione e ai fenomeni di estremismo violento contemporanei sappiano coinvolgere anche le istituzioni scolastiche, che ogni giorno si interfacciano e dialogano con fasce sensibili a queste dinamiche e che, prima di altri, possono individuare criticità e problematiche.
La conferenza Immigrazione ed estremismi: comprendere, prevenire, collaborare intende quindi presentare i risultati del progetto Comprendere la radicalizzazione nelle scuole in FVG, condotto dal CeSI insieme all’Università di RomaTre e all’associazione di promozione culturale Liberi Educatori, e creare uno spazio di dibattito tra esperti ed esperte del settore sulle forme di estremismo giovanile che possono nascere in relazione e in reazione alle ondate migratorie. I risultati del progetto verranno discussi da Claudia Annovi (CeSI), Francesco Antonelli (Roma Tre), Federica Rizzi e Stella Ramollari (Liberi Educatori).
La conferenza vedrà la partecipazione di:
- Luca Guglielminetti, Membro del pool di esperti del RAN (Radicalisation Awareness Network)
- Anna Paola Peratoner, Coordinatrice Area Inclusione e Formazione per OIKOS Onlus
- Dr. Alpha Alhad Koina, Politologo, delegato per Young Effect nel progetto Erasmus+ “Understanding and preventing radicalization among the youth” (da remoto)
- Stefano Pasta, Ricercatore in Didattica e Pedagogia Sociale, Università Cattolica del Sacro Cuore (da remoto)
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