L’Amministrazione Biden pensa di rivedere l’accordo con i talebani
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L’Amministrazione Biden pensa di rivedere l’accordo con i talebani

By Noemi Brancazi
01.26.2021

Il 25 gennaio a Kabul un’auto blindata dell’ambasciata italiana è rimasta colpita dalla detonazione di un ordigno esplosivo improvvisato, posto probabilmente all’interno di un’automobile parcheggiata al lato della strada, mentre era in transito nell’area di Shah Shaheed. L’esplosione non ha causato vittime, ma tre passeggeri sono rimasti feriti. Secondo la ricostruzione della polizia afghana, l’attentato potrebbe essere stato indirizzato contro esponenti del governo afghano che si trovavano sullo stesso percorso del veicolo dell’ambasciata italiana. Tuttavia, nessun gruppo ha ancora rivendicato la responsabilità dell’attentato.

L’episodio è solo l’ultimo esempio della perdurante insicurezza che continua a caratterizzare il Paese, non solo nelle regioni periferiche, ma anche nei centri urbani e, in primis, nella capitale. L’ultimo attacco si è verificato a Kabul il 17 gennaio da parte di uomini non identificati ed ha provocato la morte di due donne giudici della Corte Suprema afghana. Tutto ciò si inserisce in un quadro di profonda crisi tra il governo afghano del Presidente Ashraf Ghani e i talebani. Nonostante il gruppo abbia smentito ogni coinvolgimento con gli ultimi episodi di violenza e abbia ribadito di non voler coinvolgere la popolazione civile nei propri attacchi contro le forze governative, l’indisponibilità della leadership talebana di sospendere le operazioni contro le istituzioni di Kabul rappresenta una delle principali fonti di insicurezza all’interno del Paese.

L’aumento di violenza ha impartito una battuta di arresto del processo di dialogo intra-afghano, iniziato lo scorso anno come previsto dagli accordi stipulati tra Stati Uniti e talebani a Doha. L**’Amministrazione** Biden ha recentemente dichiarato di voler rivedere l’accordo raggiunt****o dalla precedente Amministrazione, per assicurarsi che i talebani stiano rispettando gli impegni presi prima di procedere ad un ulteriore ritiro dei contingenti statunitensi dal Paese. Secondo l’accordo di Doha, tutti i contingenti internazionali dovrebbero essere ritirati dal Paese entro la primavera del 2021.

La decisione degli Stati Uniti potrebbe portare ad una nuova evoluzione del rapporto con l’insorgenza. I talebani hanno affermato che qualora non vengano rispettati i termini dell’accordo sul ritiro di tutte le truppe dal territorio afghano, riprenderanno gli attacchi contro le Forze Armate internazionali. Le modalità con cui l’Amministrazione Biden procederà a creare una cornice di negoziato basata su condizioni maggiormente verificabili rispetto a quanto fatto a Doha sarà dunque fondamentale per provare a riequilibrare i rapporti tra Kabul e insorgenza e, al contempo, scongiurare il naufragio del processo di dialogo fino a qui avviato.

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