Ciad: il Presidente Deby ferito a morte durante un attacco del FACT
Il 20 aprile, lo Stato Maggiore della Difesa ha annunciato la morte del Presidente Idris Deby, deceduto in seguito alle ferite riportate durante un assalto dei ribelli del FACT (Fronte per Alternanza e la Concordia nel Ciad) contro un avamposto militare nel nord del Paese. Deby si era recato in visita al fronte per passare in rassegna le truppe impegnate nel complicato tentativo di respingere l’offensiva antigovernativa nelle regioni settentrionali di Tibesti e di Kanem.
Il Capo dello Stato era al potere dal 1990 ed era stato rieletto, per la sesta volta consecutiva, a seguito del voto dello scorso 11 aprile. Considerato uno dei leader più autocratici del Continente Africano, Deby aveva costruito un sistema di potere caratterizzato dalla costante e brutale repressione del dissenso e dalla violazione dei diritti civili e politici. Inoltre, l’ormai ex Presidente era stato accusato di fomentare le divisioni etniche all’interno del Paese e di assegnare i ruoli di potere alla sua comunità di origine, gli Zaghawa (13% della popolazione).
In seguito alla dipartita di Deby, le Forze Armate hanno assunto il controllo dello Stato tramite un Consiglio Militare di Transizione (CMT), al cui vertice è stato nominato il figlio del Capo dello Stato, il Generale Mahamat Kaka Deby. Il CMT ha annunciato che governerà il Paese per i prossimi 18 mesi, periodo in cui saranno organizzate anche le prossime elezioni.
La morte di Deby è avvenuta nel pieno dell’offensiva ribelle del FACT, movimento armato che raccoglie disertori delle Forze Armate, guerriglieri di etnia Tebu e frange radicali dell’opposizione politica, che aveva iniziato le operazioni militari in corrispondenza delle elezioni presidenziali. In tal senso, la scomparsa di Deby potrebbe destabilizzare l’apparato di potere ciadiano e, al contempo, fungere da iniezione di fiducia per i ribelli che, al momento, sono in marcia verso la capitale N’Djamena.
L’elevata aleatorietà dello scenario ciadiano e le incertezze politiche legate alla successione a Deby potrebbero tradursi in una ulteriore escalation del conflitto interno, contribuendo a destabilizzare non solo il Paese ma tutta la fragile regione del Sahel.