L’addestratore avanzato M-346: la possibile svolta di Alenia Aermacchi nell’export internazionale
Difesa e Sicurezza

L’addestratore avanzato M-346: la possibile svolta di Alenia Aermacchi nell’export internazionale

Di Silvio Mudu
03.02.2013

Negli ultimi anni la grande tradizione italiana dell’industria di aerei da addestramento militare ha compiuto un ulteriore salto di qualità con il lancio sul mercato internazionale dell’M-346 di Alenia Aermacchi, società controllata da Finmeccanica, che svolge un ruolo di primo piano nel settore aeronautico. Attualmente, si tratta del velivolo da addestramento più avanzato disponibile sul mercato ed è concepito per formare i piloti destinati ai velivoli militari di nuova generazione, come Rafale, Eurofighter, F-22 ed F-35. L’M-346 rappresenta la piattaforma ideale per un sistema integrato d’addestramento di ultima generazione, configurabile anche per ruoli operativi come velivolo da difesa avanzato a costi contenuti (Affordable Advanced Defence Aircraft).

L’M-346, progettato con i più recenti criteri di design-to-cost e design-to-mantain, è un bireattore transonico, che può raggiungere una velocità massima attorno ai 1.059 km/h, con comandi di volo e avionica completamente digitali. L’architettura dell’avionica è basata su un doppio data bus digitale MIL-STD-1553B, mentre la suite comunicazioni include un sistema di ricezione integrato VHF/UHF (Very/Ultra High Frequency) e un sistema elettronico automatico di riconoscimento IFF (Identification Friend or Foe). Il velivolo possiede un sistema con quadrupla ridondanza sui sistemi di volo fly-by-wire che consente un elevato angolo di attacco, fino a 40°. Questo, combinato con la configurazione bimotore e il rapporto spinta/peso prossimo a 1, si traduce in un livello di sicurezza inarrivabile da parte dei velivoli concorrenti.

Il programma M-346 è partito ufficialmente nel 1993, quando Aermacchi ha firmato una partnership con la società russa Yakovlev per sviluppare un nuovo addestratore sulla base dello Yak-130. Nel 1996 il prototipo della joint-venture Aermacchi-Yakovlev, lo Yak/AEM-130, ha effettuato il suo primo volo ed è stato portato in Italia per sostituire l’MB-339. Tuttavia, dal 2000 la collaborazione italo-russa è stata interrotta per divergenze strategiche e Aermacchi ha proseguito il programma M-346 autonomamente. Il prototipo del nuovo addestratore è stato presentato il 7 giugno 2003 e ha effettuato il primo volo il 15 luglio 2004. Il velivolo è una versione profondamente modificata rispetto al prototipo prodotto in collaborazione con Yakovlev, dal momento che è dotato a bordo di componenti di fabbricazione esclusivamente occidentale.

Nel novembre 2009 è stato concluso il primo contratto, che ha portato all’acquisizione da parte dell’Aeronautica Militare italiana di un primo lotto di sei velivoli e del simulatore di volo. L’intesa si inserisce nell’ambito di un accordo più ampio per la fornitura complessiva di 15 M-346 e relativo supporto. Le consegne dei primi due esemplari sono avvenute all’inizio del 2012. Nel giugno 2011, inoltre, il velivolo ha ricevuto il Certificato di Omologazione di Tipo da parte della D.G.A.A. (Direzione Generale Armamenti Aeronautici) del Ministero della Difesa.

Sul mercato internazionale, il primo contratto è stato firmato alla fine di settembre 2010 con il Governo di Singapore, per la vendita di 12 M-346, in sostituzione dei TA-4S Skyhawk, comprensivi dei relativi GBTS (Ground Based Training System) che saranno forniti da Boeing. L’operazione ha avuto un costo complessivo di circa 410 milioni di dollari e rappresenta il primo contratto di esportazione per l’M-346 Alenia Aermacchi, con ST Aerospace nella veste di prime contractor. Nella competizione, l’M-346 ha superato la concorrenza dell’addestratore T-50 Golden Eagle della KAI (Korea Aerospace Industries), prodotto in collaborazione con Lockheed Martin, e derivato nel propulsore e nell’avionica dal collaudatissimo F-16. La società italiana si è così inserita nel mercato asiatico, tradizionalmente appannaggio della KAI, riscuotendo l’apprezzamento di una delle aeronautiche tecnologicamente più all’avanguardia del mondo.

Il 23 luglio 2012, poi, è stato firmato un contratto con il Ministero della Difesa israeliano per la fornitura di 30 addestratori M-346, che andranno a rimpiazzare gli A-4 Skyhawk, attualmente in dotazione all’Aviazione di Tel Aviv. Il primo lotto di velivoli sarà consegnato nel 2014 e si prevede che dal 2015 gli M-346 entreranno pienamente in servizio nella IAF (Israeli Air Force). Al solito, a bordo dei velivoli sarà montata tecnologia israeliana e parte di essi saranno costruiti dalla Elbit. L’accordo ha un valore complessivo di 1 miliardo di dollari e prevede un offset del 100%, impegnando il nostro Paese ad acquistare prodotti israeliani della Difesa per un valore equivalente all’ammontare dell’acquisizione israeliana. La IAI (Israel Aerospace Industries) fornirà all’Aviazione italiana un pacchetto comprensivo di due business jet Gulfstream 550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning and Control Systems), Ground Support Systems e supporto logistico per un totale di 750 milioni di dollari. All’interno dell’accordo quadro, la IAI ha siglato un ulteriore contratto con Telespazio per la fornitura di un satellite per telerilevamento alla compagnia italiana, il cui valore è di 182 milioni di dollari. L’accordo con Israele ha consentito ad Alenia Aermacchi di sbloccare l’export dell’M-346, dopo l’arenarsi delle trattative con gli Emirati Arabi Uniti nel febbraio 2011. Nella scelta israeliana ha influito l’estrema versatilità del velivolo, che integra le caratteristiche dell’F-15 e dell’F-16 a quelle dell’Eurofighter, e al tempo stesso a quelle dell’ F-35, particolarmente importante nei progetti di Tel Aviv. Peraltro, il doppio reattore ha costituito un fattore di maggiore affidabilità rispetto al principale rivale nella competizione, il T-50 Golden Eagle della KAI.

Lo scorso 17 gennaio è stata firmata una lettera d’intenti tra Alenia Aermacchi e la società americana General Dynamics che ha sancito la partnership tra le due aziende nella gara per la fornitura del futuro addestratore avanzato all’USAF (United States Air Force), in sostituzione di 450 T-38 Talon, prodotti dalla Northrop Grumman. Nella gara, nota come Programma T-X, Alenia Aermacchi e General Dynamics offriranno un sistema integrato di addestramento per i piloti basato sulla piattaforma T-100, variante per il mercato USA dell’M-346. General Dynamics C4 Systems, controllata di General Dynamics, sarà il prime contractor e fornirà la sua esperienza nella gestione dei sistemi integrati per sviluppare un Advanced Pilot Training (APT) Family of Systems (FoS) composto da velivoli, simulatori di volo, corsi di formazione multimediali e supporto logistico. Il sistema integrato di addestramento T-100 sarà progettato per rispettare i parametri dell’USAF e sarà interamente costruito con componenti statunitensi. I principali rivali nella competizione sono l’Hawk T2/Mk128 del team BAE Systems-Northrop Grumman e il T-50 Golden Eagle.

La competizione, che non partirà prima del 2014, si preannuncia molto dura. Da un lato la società coreana KAI potrà avvalersi del supporto della Lockheed Martin, che nei prossimi anni andrà a sostituire la gran parte dei velivoli dell’Aviazione americana, dall’altro la compagnia britannica BAE Systems collaborerà con Northrop, che ha già fornito i T-38, gli F-14 e gli F-18 e fa parte del pantheon dei grandi della Difesa statunitense. La nuova partnership Alenia Aermacchi - General Dynamics sembra, tuttavia, aver ribilanciato la competizione. Vista la portata dell’affare (l’USAF avrebbe annunciato di voler acquisire dai 300 ai 1000 velivoli) l’accordo potrebbe creare i presupposti di una svolta nell’export dell’M-346, soprattutto nell’ottica di un maggiore inserimento di Alenia nel mercato americano.

Il trend degli ultimi mesi ha registrato una consistente affermazione della piattaforma M-346 sul piano del mercato internazionale. Il contratto con Israele del luglio 2012 e la partnership con General Dynamics nella competizione relativa al Programma T-X hanno decisamente rilanciato le ambizioni di Alenia Aermacchi. L’azienda italiana sembra infatti aver colmato il gap con gli altri concorrenti e, forte della collaborazione con General Dynamics, ha le carte in regola per presentare la soluzione più tecnologicamente avanzata ed economicamente sostenibile per l’addestramento dei piloti dell’USAF.

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