Nel corso degli ultimi anni, diverse organizzazioni internazionali e numerosi Paesi hanno iniziato ad affrontare sempre più il tema delle implicazioni securitarie connesse al fenomeno dei cambiamenti climatici. Anche la NATO, a partire dal Green Defence Framework del 2014, ha intrapreso un percorso volto a comprendere il fenomeno e a mitigarne gli effetti in termini di ripercussioni a livello militare, securitario e operativo. Non a caso, diversi Paesi Membri stanno portando avanti numerose iniziative nell’ambito della “Green Defence”, volte sia a preparare le Forze Armate ad affrontare al meglio gli impatti securitari dei cambiamenti climatici, sia a ridurre le emissioni inquinanti che derivano dalle stesse attività militari.
In tale contesto, il progetto “INNOVATIVE TECHNOLOGIES AND RENEWED POLICIES FOR ACHIEVING A GREENER DEFENCE”, realizzato in collaborazione con il Finnish Institute of International Affairs (FIIA) ed in partnership con il NATO Science for Peace and Security (SPS) Programme, si propone l’obiettivo di analizzare le iniziative di “Green Defence” implementate a vario titolo da organismi istituzionali, organizzazioni internazionali e attori privati del settore della Difesa. Il progetto si articola in due fasi. La prima prevede l’organizzazione di una conferenza finalizzata a coinvolgere stakeholder istituzionali, militari e privati di Paesi Membri e Partner dell’Alleanza Atlantica, al fine di stimolare un dibattito complessivo circa le politiche e le tecnologie necessarie al raggiungimento di una “Green Defence”. La seconda prevede la realizzazione di una pubblicazione nella quale far confluire i contributi degli esperti e i punti di vista degli stakeholder che prendono parte alla conferenza.