Una logistica 4.0 per l'Aeronautica Militare: comprendere per innovare
Oggigiorno, il termine Industria 4.0 è diventato sinonimo di una nuova rivoluzione industriale. Tra allarmismi ed entusiasmi, il rapporto tra processi produttivi e tecnologie digitali non è mai stato così al centro del dibattito pubblico. Nel futuro prossimo, la diffusione di una serie di nuovi strumenti tecnologici, che trovano la propria origine e le prime applicazioni già nella seconda metà degli anni ’70, determinerà un radicale cambiamento di paradigma all’interno del mondo del lavoro, andando a modificare irreversibilmente i processi produttivi ed esigendo, di conseguenza, una sostanziale modifica degli attuali modelli di business. A differenza delle tecnologie attualmente in uso, le tecniche e le metodologie che daranno vita alle future ‘fabbriche 4.0’ si distinguono per tre fondamentali fattori: intelligenza, automazione e interconnessione.
L’abilità delle macchine di apprendere per mezzo dell’analisi dei dati ed elaborarli attraverso algoritmi capaci di evolversi in autonomia avrà, all’interno del mondo produttivo, un impatto simile, se non addirittura superiore, all’avvento del fordismo o dei sistemi informatici. Per la prima volta nella storia la tecnologia non sarà solo a servizio dell’uomo, ma potrà ‘pensare’ accanto all’uomo, coadiuvandolo attivamente anche nell’attività di ideazione ed elaborazione di soluzioni complesse.
Oltre a ciò, la robotica e, più in generale, l’automazione dei processi su larga scala, consentiranno di affrancare l’uomo dalle mansioni più ripetitive e faticose, delegandolo ad altri ruoli più sofisticati. Sebbene i robot industriali, come quelli deputati all’assemblaggio delle automobili, siano già presenti all’interno di moltissime strutture produttive da oltre due decenni, i recenti sviluppi della robotica, integrati con l’intelligenza artificiale, consentiranno di avere dispositivi dotati di grande autonomia e discrezionalità, così da poter essere assegnati ad un più ampio ventaglio di mansioni.
Tra tutte le direttrici di questa nuova industrializzazione 4.0, l’interconnessione dei sistemi è certamente una delle più significative. All’interno delle prossime ‘fabbriche intelligenti’, infatti, tutte le componenti, dal semplice materiale, connesso attraverso sensori IoT (Internet of Things), alle più complesse centrali di elaborazione, saranno in costante dialogo, aggregando masse critiche di dati e analizzandoli. Tale interscambio consente non soltanto di calibrare in tempo reale l’azione e il comportamento di ciascuna componente, ma di efficientare notevolmente i processi, ottimizzando le tempistiche e razionalizzando l’utilizzo delle risorse.
L’industria 4.0, inoltre, consentirà di superare completamente i paradigmi del fordismo, rendendo la produzione in serie un ricordo del passato. Attraverso le nuove tecnologie, non ultima l’additive layer manufacturing, sarà possibile produrre oggetti secondo le specifiche esigenze di ciascun cliente, e in numero di pochi esemplari. Ciò, se da un lato consentirà di ovviare ai problemi di stoccaggio delle scorte, dall’altra porterà verso una progressiva ‘democratizzazione’ dell’esperienza del consumatore, che potrà ordinare prodotti su misura con estrema facilità e con un costo non superiore alla norma.