Lo Stato Islamico annuncia la morte del proprio leader e il nome del successore
Terrorismo e Radicalizzazione

Lo Stato Islamico annuncia la morte del proprio leader e il nome del successore

Di Giulio Valenti
02.12.2022

Il 30 novembre, un messaggio vocale diffuso nelle chat di Telegram affiliate allo Stato Islamico (IS) ha annunciato la morte del terzo califfo Abu al-Hassan al-Hashemi al-Quraishi. Il defunto leader, il cui vero nome è Juma Awad al-Badri, è stato il fratello del primo califfo dello Stato Islamico, conosciuto come Abu Bakr al-Baghdadi. Di nazionalità iraqena, al-Badri ha operato a lungo nel consiglio della shura dell’IS, contribuendo a decidere le strategie del gruppo e delinearne le successioni, fino alla sua nomina come terzo califfo. L’annuncio di IS ha inoltre sottolineato che Abu al-Hassan è morto combattendo, senza specificare ulteriori dettagli. È il comando militare statunitense in Medio Oriente a informare che la morte del miliziano è avvenuta a metà ottobre, nel contesto di un’operazione militare dell’Esercito Siriano Libero (ESL) nella provincia siriana di Daraa. L’organizzazione terroristica non ha d’altronde esitato a diffondere il nome del nuovo leader, ossia Abu al-Husayn al-Husayni al-Quraishi, successore e quarto califfo dell’IS. Come avvenuto per i leader precedenti, mai comparsi nei media del gruppo, l’IS non svela dettagli circa la sua reale identità, bensì ne fornisce un alias, un illustre nome di battaglia che ha funzione di legittimarne la carica, collocandolo in una linea dinastica che parte dal Profeta Mohammad. Non è un caso che gruppi jihadisti rivali abbiano aspramente criticato la pratica dei militanti di IS di giurare fedeltà a un leader “senza volto”, di cui non si può sapere se rispecchia le caratteristiche di integrità fisica e mentale e di discendenza dal Profeta necessarie alla carica di capo. A differenza, inoltre, delle morti dei precedenti leader, in occasione delle quali IS ha atteso prima di diffondere il nome del nuovo califfo, l’annuncio della nuova nomina è giunto in contemporanea con la notizia della morte di Abu al-Hassan al-Hashemi al-Quraishi, scongiurando qualsiasi fragilità dovuta al vuoto di potere. I sostenitori dell’IS si sono apprestati a rinnovare il patto di fedeltà nei gruppi Telegram dell’organizzazione, come richiesto dal portavoce ufficiale Abu Omar al-Muhajir.

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