L’incontro tra Blinken e Wang Yi a New York
Il 23 settembre, a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu di New York, si è tenuto un incontro bilaterale tra il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, e il Ministro degli affari esteri della Repubblica Popolare Cinese, Wang Yi. Nel corso dei colloqui sono stati discussi i due principali dossier che minano, in questa fase, la stabilità delle relazioni tra Stati Uniti e Cina: il futuro di Taiwan e il conflitto in Ucraina.
L’incontro si è svolto in un clima teso ed è servito, anzitutto, alle parti per ribadire le rispettive posizioni e mostrare fermezza sulla spinosa questione di Taiwan. In particolare, Blinken ha confermato il pieno impegno statunitense per il mantenimento della pace e della stabilità nello Stretto che divide l’isola dalla Repubblica Popolare, in linea con l’adesione alla “One China policy”. I toni utilizzati dal Segretario di Stato statunitense sembrerebbero mirati a smorzare le tensioni innescate dalle recenti affermazioni del Presidente Joe Biden sulla possibilità di un intervento diretto in caso di attacco “senza precedenti” contro l’isola. In questo quadro, Wang ha criticato gli Stati Uniti rei, per Pechino, di aver abbandonato progressivamente la tradizionale politica di cautela nei confronti di Taiwan e di minare il processo di riunificazione pacifica che la Repubblica Popolare punterebbe a realizzare.
Sul dossier ucraino, gli Stati Uniti hanno confermato l’adozione di misure contro la Cina qualora dovesse fornire sostegno diretto all’invasione russa. Nel complesso, Blinken ha provato a fare leva sulle contraddizioni recentemente emerse nei rapporti sino-russi in merito al conflitto. In particolare, dopo le perplessità sulla prosecuzione delle operazioni militari russe manifestate da Xi Jinping al vertice della Shanghai Cooperation Organization, la scelta di Mosca di indire referendum nelle aree occupate rischia di allontanarla ulteriormente da Pechino. In questo modo, infatti, la Federazione Russa si schiera contro il principio dell’integrità territoriale, perno fondamentale della politica cinese.
Nel complesso, se le posizioni su Taiwan restano, almeno in questa fase, del tutto inconciliabili, la questione ucraina sembrerebbe invece offrire un’opportunità a Washington e Pechino per mantenere aperte le linee di comunicazione.