Il primo International Forum of Defense Industries di Kiev
Lo scorso 29 Settembre a Kiev, alla presenza del Presidente Volodymyr Zelensky e dei principali vertici politici del Governo ucraino si è tenuto il primo International Forum of Defense Industries . L’evento ha registrato inoltre gli interventi, attraverso video messaggi, del Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, e dell’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell.
Al forum hanno partecipato 252 aziende operanti nel settore della Difesa e provenienti da più di 30 Paesi , indice di una forte partecipazione internazionale che ha segnalato l’Ucraina come un centro di opportunità di sviluppo per il comparto militare-industriale.
I rappresentanti delle società ucraine hanno infatti sottoscritto oltre 20 documenti con le aziende estere presenti, contenenti dei principi di accordo quadro, propedeutici ad una successiva cooperazione industriale . Le principali aziende che hanno già avviato dialoghi concreti sono state la tedesca Rheinmetall e la britannica BAE Systems , entrambe leaders globali nel settore della Difesa con un ampio portafoglio prodotti e particolari expertise rispettivamente nell’ambito dei sistemi d’arma terrestri e degli assetti aerospaziali.
Nel dettaglio, la società tedesca avrebbe intenzione di allocare uno stabilimento a Kiev in grado di produrre circa 400 carri armati (MBT - Main Battle Tank) KF-51 Panther l’anno, mentre la società britannica investirebbe nella produzione di obici e munizioni di artiglieria . In entrambi i casi si tratterebbe di equipaggiamenti in linea con gli standard NATO, un fattore che contribuirebbe ad inserire l’Ucraina in un processo di integrazione militare con l’Alleanza Atlantica e di condivisione tecnologica con i Paesi Membri.
Anche la Svezia ha stipulato un accordo di collaborazione congiunta con l’Ucraina per la produzione di veicoli da combattimento per la fanteria (IFV – Infantry Fighting Vehicle) CV-90, con una previsione di 1000 mezzi da produrre in collaborazione con l’azienda Hägglunds appartenente al gruppo BAE Systems.
Da un punto di vista industriale, tale progetto potrebbe rappresentare l’occasione per rimodulare la catena logistica in termini di rifornimenti all’Ucraina. La modalità joint venture potrebbe essere gradualmente sostituita da una classica produzione in loco, permettendo all’industria della Difesa ucraina di acquisire un know-how sufficiente a sostenere, nel lungo termine, i propri fabbisogni militari.
Criticità sussistono, tuttavia, con riferimento all’attuale situazione del territorio ucraino, esposto ad un alto rischio di danni infrastrutturali in conseguenza del conflitto in corso. L’eventualità di perdite in termini finanziari, industriali e potenzialmente di personale costituiscono dunque un elemento funzionale ad orientare qualsiasi ipotesi di sviluppo maggiormente oltre la fine delle ostilità attive.