Droni civili contro obiettivi sensibili e infrastrutture: una nuova tipologia di minaccia
Difesa e Sicurezza

Droni civili contro obiettivi sensibili e infrastrutture: una nuova tipologia di minaccia

Di Paolo Crippa
17.03.2019

Lo scorso 19 dicembre il traffico aereo dell’aeroporto di Londra-Gatwick è stato interrotto per oltre 36 ore a causa dell’intrusione di un numero non precisato di velivoli a pilotaggio remoto (APR-UAV) di piccole dimensioni, penetrati all’interno del perimetro di competenza dell’autorità aeroportuale. Dopo essere stata informata dell’accaduto da una serie di testimoni oculari, Scotland Yard ha deciso di bloccare le attività dello scalo per ragioni di sicurezza. L’intrusione ha messo in luce la sostanziale impreparazione del dispositivo di sicurezza dell’aeroporto inglese ad affrontare questa nuova tipologia di minaccia. Dopo aver dispiegato 20 squadre di agenti, che non sono riusciti a individuare e a identificare i velivoli, le forze di polizia hanno richiesto l’intervento dell’Esercito. I militari, accanto al supporto logistico, hanno fornito alcuni sniper al fine di individuare e neutralizzare gli aeromobili ostili in maniera convenzionale. Dopo una breve valutazione, tuttavia, l’ipotesi di abbattere i velivoli è stata accantonata, a fronte dei rischi derivanti da una possibile caduta dei proiettili, nonché dell’eventuale drone colpito (che avrebbe potuto eventualmente trasportare esplosivo), all’interno del centro abitato circostante. Nonostante l’intervento delle forze di sicurezza si sia concluso con la riapertura del traffico aereo, gli UAV, quanto i loro piloti, non sono stati tutt’ora identificati. Gli inquirenti hanno escluso potesse trattarsi di uno sconfinamento dettato da un semplice errore umano, e parlano chiaramente di un atto deliberato di disturbo. Le intrusioni all’interno dello spazio aereo di Gatwick, avvenute a più riprese nell’arco della stessa giornata, hanno causato la cancellazione di oltre 800 voli, costringendo a terra più di 140.000 passeggeri, per un danno economico complessivo stimato intorno ai 25 milioni di dollari.

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