L'attentato di Londra. Per Scotland Yard è terrorismo
Scotland Yard indaga per terrorismo. L’esplosione, avvenuta alle 8.20 di questa mattina, ha interessato la stazione di Parsons Green della metro. Si è trattato di un ordigno costruito in modo artigianale che ha ferito 29 persone di cui nessuna in gravi condizioni.Tra essi, hanno riferito in un tweet le autorità sanitarie britanniche, 21 sono ancora in ospedale e 8 sono state dimesse.
Il sindaco della capitale conferma la presenza di un uomo in fuga mentre nessuna certezza c’è su un secondo esplosivo presente nella metropolitana dove resta ingente il presidio degli agenti. Evacuate due scuole per precauzione. In serata, grazie alle registrazioni effettuate, la polizia avrebbe identificato un sospetto.
La premier britannica, Theresa May che ha convocato il comitato di emergenza, in un ‘tweet’ si è detta vicina a quanti sono rimasti feriti e ai servizi di emergenza “che stanno rispondendo così coraggiosamente a questo atto terroristico”.
Secondo Gabriele Iacovino, direttore del Cesi, Centro Studi Internazionali,l’attentato di Londra è un campanello d’allarme, che ci ricorda come lo Stato Islamico può operare direttamente ma, dopo le sconfitte militari in Iraq e Siria, anche indirettamente attraverso cellule locali che si ispirano alla loro ideologia. L’obiettivo dell’Is è quello di creare il terrore nella nostra quotidianità.
Ascolta e scarica il podcast dell’intervista integrale a Gabriele Iacovino realizzata da Giancarlo La Vella:
Fonte: RadioVaticana