Il ruolo dell’Esercito nei programmi di capacity building nazionali
Nell’ultimo decennio lo scenario geopolitico globale ha subito delle profonde mutazioni che ne hanno cambiato in maniera significativa i propri caratteri distintivi. In primis, il processo di globalizzazione ha comportato un livello di interazione e di interconnessione tra i singoli soggetti, siano essi Stati, gruppi di individui o entità private, di assoluto rilievo e di portata epocale.
Tale permeabilità all’influenza reciproca degli attori coinvolti in tale processo ha aperto le porte ad alcune criticità insite nella globalizzazione stessa. In particolare è il concetto di Stato, inteso come soggetto politico pubblico detentore del monopolio dell’uso legittimo della forza, ad essere stato messo in crisi in alcune aree del mondo.
Molti Paesi sono a tal proposito costretti ad affrontare fenomeni complessi quali guerre civili, terrorismo o più in generale profonde crisi identitarie di tipo socio-culturale. Nello specifico, il fenomeno degli Stati falliti è sempre più pressante e sta progressivamente acquisendo e attirando su di sé l’attenzione della comunità internazionale, specie in quei Paesi caratterizzati da profonde spaccature di tipo etnico e religioso in cui il potere forte e accentrante dello Stato (sovente un potere di tipo dittatoriale) costituiva l’unica garanzia alla stabilità complessiva della Nazione.