Intelligence and Defence Update n°42

Intelligence and Defence Update n°42

Di Silvio Mudu e Claudia Enas
14.11.2012

Sommario: Arabia Saudita, Francia, India, Iraq, Perù, Qatar

Arabia Saudita

Nella giornata del 9 novembre scorso il Pentagono ha annunciato che l’Arabia Saudita potrebbe acquistare 25 C-130J dagli Stati Uniti, per una cifra vicina ai 6,7 miliardi di dollari. Nel dettaglio, si tratterebbe di 20 velivoli C-130J-30 e cinque KC-130J, comprensivi di apparecchiature connesse, pezzi di ricambio, servizi logistici e di addestramento. La richiesta saudita comprenderebbe, inoltre, 120 reattori AE2100D3 Rolls Royce, di cui 100 installati e 20 di ricambio, e 25 sistemi Link-16 MIDS (Multifunctional Information Distribution System).

Il C-130J Super Hercules è un aereo da trasporto tattico militare, quadrimotore turboelica, utilizzato per trasporto o aviolancio di truppe. Si tratta di una versione aggiornata del C-130 Hercules, con nuovi motori, nuove cabine di pilotaggio, turboeliche con Scimitar Propeller R391 della compagnia britannica Dowty e avionica digitale. La variante C-130J-30 si caratterizza per la fusoliera estesa a 4.6 m e una capacità ampliata a 128 passeggeri o 92 truppe aerotrasportate.

Il KC-130J è una variante del C-130J modificata per il rifornimento in volo. È un tanker multiruolo e multimissione che ha una capacità di rifornimento di circa 26.000 litri di carburante, tramite l’ala e cisterne esterne. I paracaduti frenanti montati sulle ali consentono un trasferimento di circa 300 galloni al minuto a due velivoli contemporaneamente.

L’aviazione saudita possiede molti velivoli obsoleti, per questo la conclusione dell’accordo con gli Stati Uniti consentirebbe di avviare un piano di rinnovamento. In questo modo Riyadh andrebbe ad aggiungersi agli altri Paesi del Golfo che già hanno chiuso contratti sul C-130J, ovvero Qatar, Oman, Iraq e Kuwait.

Francia

Il 22 ottobre la Direction Générale de l’Armement (DGE) francese e il Defence and Equipment and Support (DE&S) britannico hanno dato il via alla valutazione presso le Forze Armate francesi del Watchkeeper tactical UAV, sviluppato in Gran Bretagna dalla UAV Tactical Systems (U-TacS), una joint venture tra l’israeliana Elbit Systems (51%) e la francese Thales (49%). Nel 2005, la Thales UK si è aggiudicata il contratto per lo sviluppo, la produzione e la manutenzione iniziale del programma Watchkeeper, drone derivato dall’Hermes 450 della Elbit. La collaborazione anglo- francese è parte di un più generale accordo stipulato tra Londra e Parigi nel 2010 e relativo alla cooperazione in ambito Difesa. L’addestramento degli operatori francesi avrà inizio nel mese di novembre, mentre le esercitazioni aeree presso la base di Istres sono previste per il 2013. Attualmente la Francia sta valutando la funzionalità del drone tattico, ma questo non garantisce il successivo acquisto.

Oltre all’ambito UAV, Francia e Gran Bretagna stanno portando avanti la cooperazione bilaterale in ambito difesa con un altro progetto che riguarda lo sviluppo del missile anti-nave Future Air-Surface Guided Weapon (FASGW) da 400 milioni di euro. Quest’ultimo andrebbe ad armare gli NH-90 francesi e la nuova versione marittima, in fase di sviluppo, dell’elicottero britannico Wildcat (AW-159). Il progetto potrebbe tuttavia essere inficiato dalle differenti necessità avvertite dai due Paesi: il Wildcat sarà infatti operativo dal 2015, mentre Parigi ha intenzione di armare i propri NH-90 con missili anti-nave non prima del 2020.

India

Il 9 novembre scorso la Russia ha consegnato alla Marina indiana la seconda delle tre fregate stealth classe Krivak III, denominate classe Talwar dagli indiani, in costruzione nel cantiere Yantar a Kaliningrad. Nell’ambito della loro cooperazione militare, infatti, Russia e India hanno firmato un accordo nel 2006, dal valore di 1.6 miliardi di dollari, per la fornitura di tre fregate classe Krivak III modificate. Partendo dal modello Krivak, risalente ai primi anni Ottanta, la compagnia russa Severnoye Design Bureau ha ridisegnato la superficie e lo scafo della nave, implementandone le caratteristiche stealth. Queste fregate rappresentano la versione migliorata delle tre unità fornite dalla Russia alla Marina indiana tra il 2003 e il 2004.

Relativamente all’accordo del 2006, la prima fregata, INS Teg, è stata consegnata all’India lo scorso aprile, mentre l’ultima, la Trikand, raggiungerà la Marina indiana nell’estate 2013. Le tre fregate saranno dotate di otto missili supersonici BrahMos di fabbricazione russo-indiana, con testata di circa 300 kg, gittata tra i 300 e i 500 km e velocità compresa tra Mach 2.8 e 3.0. Le fregate, inoltre, impiegheranno un cannone da 100 mm, un sistema missilistico nave-aria SA-N-7 Gadfly, due sistemi antiaerei Close-In Weapon System (CIWS) Kashtan, due lanciasiluri e un elicottero Kamov Ka-27 Helix per la difesa anti-som.

Per quanto riguarda il mercato interno indiano della Difesa, si registra l’approvazione, da parte della Commissione per gli Affari Economici, del piano di disinvestimento del Governo del 10% del capitale dalla Hindustan Aeronautics Limited (HAL), unica compagnia aerospaziale soggetta a controllo statale.

La HAL è impegnata in progetti chiave per le Forze Armate indiane, quali lo sviluppo del Tejas, caccia multiruolo di quarta generazione e mezza, e la produzione locale del caccia russo Sukhoi Su-30MKI. L’obiettivo del governo di Nuova Delhi è di dare nuova linfa alla compagnia, finanziando un piano di modernizzazione da circa 4.5 miliardi di dollari. I fondi saranno reperiti tramite un’Offerta Pubblica Iniziale per l’acquisto da parte di privati del 10% del capitale statale.

Perù

Nella prima settimana di novembre, il Perù ha siglato un accordo da 200 milioni di dollari con la Corea del Sud per l’acquisto di 20 addestratori basici, 10 KT-1 e 10 KA-1 light attack.

Il trainer biposto KT-1 è stato sviluppato negli Anni ’90 dalla Korea Aerospace Industries (KAI) e dalla Agency for Defence Development (ADD) per l’Aeronautica sudcoreana, presso la quale è operativo dal 2000. Tra il 2003 e il 2007 questi addestratori sono stati esportati da Seul anche in Indonesia (17 KT-1B) e in Turchia (40 KT-1T).

La variante KA-1 introduce un innovativo sistema avionico composto da un head-up display (HUD) e up-front control panel. Gli hardpoint sono cinque: due sotto ciascuna ala e uno sotto la fusoliera. Può essere armato con lanciarazzi, affusto per cannone o missili AIM-9 Sidewinder.

La KAI consegnerà i primi quattro prototipi dalla Corea del Sud a partire dal 2014, mentre i restanti verranno assemblati in Perù nei prossimi quattro anni.

La selezione del velivolo coreano al posto del più quotato addestratore brasiliano della Embraer (EMB 312 AT-27) rappresenta una novità per il mercato sudamericano, e determina l’ingresso della Corea del Sud nel mercato aeronautico dell’America Latina, finora prerogativa di altri concorrenti.

Qatar

La Defense Security Cooperation Agency ha informato il Congresso statunitense, in data due novembre, della possibile vendita al governo del Qatar di due sistemi antimissilistici THAAD (Terminal High Altitude Area Defense). Nello specifico, le richieste del Qatar comprendono due fire unit THAAD, per un totale di 12 lanciatori, 150 missili intercettori, due unità radar AN/TPY-2, un Early Warning Radar, equipaggiamento per la manutenzione e la comunicazione, addestramento del personale locale ed invio di personale tecnico di supporto. Il costo totale dell’operazione è stimato attorno ai 6.5 miliardi di dollari e vede protagoniste la Lockheed Martin come fornitore principale e la Raytheon Corporation come subcontractor.

Il THAAD è un sistema di difesa antibalistico a medio raggio, che può operare anche all’esterno dell’atmosfera. È progettato per intercettare missili balistici durante la fase centrale o finale della rotta usando un approccio hit-to-kill. Il sistema THAAD non dispone di testata, dal momento che agisce tramite l’energia cinetica dell’impatto. Ha una gittata media superiore ai 200km e una velocità pari a Mach 8.24 (2,8 km/s).

L’eventuale operazione punterebbe a promuovere la stabilità dell’area mediorientale, rafforzando le capacità difensive di un fondamentale partner americano nella regione, quale il Qatar. L’annuncio delle trattative è stato seguito dopo pochi giorni dalla notizia relativa alla possibile acquisizione qatariota di 11 sistemi missilistici PAC-3 (Patriot Advanced Capability), comprensivi di equipaggiamento di supporto, documentazione tecnica e servizi logistici, per una cifra attorno ai 9.9 miliardi di dollari. Anche nell’ambito di questa operazione la Lockheed Martin e la Raytheon Corporation saranno i fornitori principali. Il Patriot è un sistema antimissilistico terra-aria per la difesa tattica di punto, che utilizza missili MIM-104, dal peso di circa 900 kg, gittata attorno ai 70 km e velocità massima di Mach 5.

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