PAGINA ESTERI: Lo status della tregua tra Russia e Ucraina
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PAGINA ESTERI: Lo status della tregua tra Russia e Ucraina

16.04.2025

Perché, nonostante l’annuncio del 25 marzo a Riad in cui Stati Uniti, Ucraina e Russia sembravano voler perseguire una pace duratura, a distanza di settimane non si è visto alcun progresso concreto? Gli attacchi non dovevano essere sospesi? Possiamo parlare di un fallimento?

Risponde Emmanuele Panero, Responsabile Desk Difesa e Sicurezza del CeSI:

«La diplomazia non si misura con gli annunci, ma con i fatti concreti. L’iniziativa americana, promossa dall’amministrazione Trump, risponde più a esigenze di comunicazione strategica e a promesse elettorali che a un vero e proprio piano di risoluzione del conflitto, il quale è complesso da mettere in atto. Parliamo, del resto, di una guerra le cui radici affondano ben prima del 2014, all’interno di un contesto globale caratterizzato da una competizione multilivello».

Panero ricorda che tentativi di dialogo ci sono. «Il consigliere Witkoff si è recato a San Pietroburgo per incontrare Putin, l’intenzione c’è, anche Lavrov ha dichiarato che servono tempo e condizioni adeguate. D’altra parte l’Ucraina ha una propria posizione. In sostanza, manca ancora un vero aggancio negoziale».

Ma qual è la linea di Trump? Al G7 ha rifiutato di firmare la risoluzione che condannava la strage di Sumy, affermando che intende comunque proseguire la trattativa con Mosca.

«Trump vuole mantenere aperto un canale diretto con la Russia – spiega Panero – perché nella sua visione una soluzione al conflitto può essere trovata solo evitando un confronto militare diretto. La sua strategia mira a congelare la guerra, non a risolverla del tutto, almeno nel breve periodo. È una posizione che sicuramente crea frizioni con gli alleati, ma che risponde alla sua idea di pragmatismo geopolitico».

Ascolta qui l’intervento.