Da quando sono state fondate ed hanno iniziato a proliferare, le organizzazioni terroristiche di matrice jihadista hanno dimostrato una grande capacità di evolversi ed adattarsi ai cambiamenti dello scenario geopolitico e delle società in cui operano. Questo vale soprattutto per Daesh che ha saputo creare un autentico proto-Stato in Siria ed Iraq ed ha utilizzato in maniera strategica l’arma della comunicazione come moltiplicatore di forza. Proprio la propaganda è stata uno degli strumenti che ha permesso a Daesh di sopravvivere dopo la morte di al-Baghdadi e dopo la sconfitta militare in Siria ed Iraq. Il progetto ha l’obbiettivo di comprendere come la macchina propagandistica jihadista si è evoluta dopo il 2017 sia a livello operativo che a livello di narrativa e contenuti. Infatti, dietro l’evoluzione della metodologia comunicativa e delle narrative si nasconde la capacità di comprendere le vulnerabilità di società ed individui, mostrare di essere sopravvissuti all’azione occidentale e, in ultima analisi, continuare ad attirare proseliti. Oltre ad analizzare le dinamiche comunicative ed i loro impatti politici, il progetto intende fornire suggerimenti e raccomandazioni di policy alle istituzioni nazionali impegnate nella prevenzione e nel contrasto al terrorismo.
Terrorismo e Radicalizzazione
La morte di al-Baghdadi e la sconfitta militare in Siria ed Iraq non hanno fermato la crescita di Daesh che continua ad agire supportato dalla sua formidabile macchina propagandistica