Verso l’euro digitale: la BCE accelera
Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) ha lanciato la fase esplorativa del progetto dell’euro digitale che entra così finalmente nel vivo. Questa fase durerà 24 mesi e avrà come obiettivo quello di configurare concretamente l’euro digitale e decidere le caratteristiche tecniche che esso avrà. Durante questa fase esplorativa, la BCE valuterà quindi come distribuirlo a commercianti e cittadini, ma anche il suo impatto sul mercato e le modifiche alla legislazione europea che saranno eventualmente necessarie. In particolare, tre sono le aree in cui bisognerà intervenire: privacy, sicurezza e accessibilità. Una volta terminata questa fase, la Bce dovrebbe avviare lo sviluppo vero e proprio dell’euro digitale, che probabilmente richiederà altri tre anni.
L’obiettivo non è quello di sostituire il contante, ma di affiancare alle banconote tradizionali uno strumento più agile e veloce, che sappia al contempo soddisfare le esigenze degli europei e aiutare a prevenire le attività illecite, evitando che questo processo generi un impatto negativo sulla politica monetaria e sulla stabilità finanziaria dell’Eurozona. Inoltre, un euro digitale favorirebbe la digitalizzazione dell’economia europea e stimolerebbe attivamente l’innovazione nei pagamenti al dettaglio.
In un quadro più ampio, l’iniziativa della BCE si inserisce nella strategia di Francoforte di far fronte alla crescente digitalizzazione dell’economia e alla progressiva concorrenza che in questo settore si sta riscontrando da parte dei giganti Fintech. Inoltre, l’azione della BCE può essere letta in una chiave geopolitica come tentativo per non lasciare piena libertà di manovra alla Cina, che già da tempo sta lavorando al progetto dello Yuan digitale.