Il ruolo del mare nell'economia nazionale e la tutela degli interessi marittimi del Paese
Il mare rappresenta un insieme di sfide e opportunità non solo per gli attori istituzionali e privati che vi ci operano, ma anche per la più vasta comunità internazionale. Da un lato, infatti, lo scenario geostrategico marittimo è permeato di minacce convenzionali e ibride (si pensi al terrorismo, alla pirateria, ai traffici illeciti di armi, droghe ed esseri umani) che mettono a rischio la libera circolazione di persone e di merci via mare. Dall’altro, come ha recentemente ricordato il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare nel corso della sua audizione in Commissioni congiunte Difesa di Senato e Camera lo scorso settembre, il settore marittimo è fondamentale per l’economia globale dato che quasi la totalità degli scambi commerciali avviene via mare (circa il 90%). In particolare, il nostro Paese dipende fortemente dalla libera fruizione del mare in quanto l’economia italiana è essenzialmente di trasformazione. Di fatto, l’Italia importa via mare quasi l’85% del suo fabbisogno di materie prime ed esporta il 55% dei prodotti finiti. Altrettanto cruciale è l’import di risorse energetiche: l’80% del petrolio e il 42% di gas che raggiunge le città italiane viaggia via mare. Tali dati esemplificano una condizione che vede l’economia italiana basarsi sulle dinamiche securitarie che hanno luogo non solo lungo gli 8 mila km di costa che bagnano la penisola, ma anche in quello che viene definito “Mediterraneo Allargato”, concetto che allarga la tradizionale area del Mare Nostrum al Mar Rosso, Mar Arabico e Golfo di Guinea. L’avvento della globalizzazione e l’inasprirsi della competizione strategica tra Paesi sta andando ad aumentare l’esigenza di proteggere principi vitali per il nostro ordine economico e sociale, quali la libertà di navigazione e la protezione delle Sea Lines of Communication (SLOCs). L’incrociarsi delle necessità di ordine strategico e difensivo con quelle di carattere economico, dunque, ha evidenziato l’importanza di rafforzare la sinergia esistente tra l’operato degli attori privati e istituzionali e della Marina Militare.