Pinotti, nessun soldato italiano parteciperà alla battaglia di Mosul

Pinotti, nessun soldato italiano parteciperà alla battaglia di Mosul

10.18.2016

“Le nostre forze aeree hanno partecipato all’intervento aereo a Mosul”, ha detto Yildirim, aggiungendo che la Turchia “farà tutto quello che è necessario” contro tutti i tipi di minacce e non ha bisogno del permesso di altri. L’Onu è “estremamente preoccupato” per la sorte degli 1,5 milioni di civili a Mosul e teme che “migliaia di loro potrebbero ritrovarsi sotto l’assedio” delle truppe governative o diventare “scudi umani” nelle mani dell’Isis. L’offensiva verso Mosul delle forze curdo-irachene, appoggiata dalla coalizione internazionale, sta rallentando, dopo che lunedì queste avevano annunciato di trovarsi a 15 chilometri dalla città. Il commissario Ue per l’Unione della sicurezza, Julian King, ha avvertito che una caduta della roccaforte dell’Isis a Mosul potrebbe innescare un ritorno di foreign fighter in Europa: si tratta di una “minaccia molto seria” che pero’ non va sopravvalutata, ha detto King in un’intervista al quotidiano tedesco Die Welt. Ma c’è uno strano rallentamento delle operazioni verso Mosul dell’esercito iracheno da sud, e in particolare quella dei miliziani Peshmerga curdi da est. Per il segretario alla Difesa Usa, Ash Carter, è “un momento decisivo” nella campagna per sconfiggere l’Isis. Simbolica al punto che nel 2014 i jihadisti hanno intitolato la loro rivista di propaganda in linqua inglese proprio ‘Dabiq’. Sono già stati liberati nove villaggi lungo il fronte di Al Jazer, a Nord-Est della città. Le dichiarazioni di Nujaifi arrivano dopo che sabato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito che il governo iracheno “non può gestire da solo” l’operazione per la liberazione di Mosul dall’Is. E hanno dato alle fiamme alcuni pozzi di petrolio nel distretto di Hamdaniya-Qaraqosh. Gli slogan sottintesi sono: 'voi potete avere la terra ma non potete avere noi: per quanto potrete controllare il territorio? “Il jihadista che torna ‘a casa’ in Europa -ragiona Margelletti- è adesso ancor più pericoloso perché in questi mesi si è caricato di odio ideologico, alimentato anche dalla rabbia di non aver potuto contribuire a realizzare lo Stato Islamico che voleva costruire”.