Attacco a Londra. Ridimensionato a 4 il bilancio dei morti_RadioVaticana
Ridimensionato a 4 il bilancio dei morti per l’attacco di ieri a Londra, dove un uomo ha investito decine di persone con un suv e ha poi tentato di entrare nel Parlamento di Westminster, accoltellando un agente, prima di essere ucciso dai poliziotti. “Un atto disgustoso e odioso” ha detto la premier britannica Theresa May, riunendo il comitato di emergenza. Il servizio di Elvira Ragosta:
A un anno esatto dagli attentati di Bruxelles, il terrore è tornato a colpire in un’altra capitale europea. Scotland Yard avrebbe accertato, ma non ha voluto diffondere l’identità, del lupo solitario che ieri ha colpito a Londra. Sembra che l’uomo sulla quarantina che con un suv ha investito decine di persone sul ponte di Westminster ed ha accoltellato un agente nel tentativo di entrare nella sede del Parlamento ed è stato poi ucciso dai poliziotti, non sia l’ex imam di Clapton, come inizialmente diffuso da alcuni media. Per ora non c’è alcuna rivendicazione.
Dopo essere stata messa in sicurezza, la premier britannica Theresa May, che al momento dell’attacco si trovava a Westminster per il question time del mercoledì, ha riunito il comitato di emergenza “Cobra” e in conferenza stampa ha parlato di un attacco “disgustoso e odioso”. Intanto è stato corretto il bilancio dei morti: sono tre e non quattro, compreso l’attentatore, come reso noto nella notte dalla polizia, 40 i feriti, tra questi ultimi anche due donne italiane.
Resta alto il livello di allerta: rafforzata la sicurezza in tutto il Paese, mentre la regina Elisabetta II ha rinviato l’inaugurazione della nuova sede del quartier generale di Scotland Yard prevista per oggi. Intanto, per la minaccia terroristica, anche la Gran Bretagna, come gli Stati Uniti, aveva deciso di vietare l’uso di tablet e computer a bordo di voli provenienti da alcuni Paesi.
Nella notte, decine di poliziotti armati hanno compiuto una perquisizione in un’abitazione a Birmingham, fermando alcune persone. Secondo la Bbc, il veicolo utilizzato nell’attacco potrebbe essere stato affittato nella zona. La polizia ha confermato in un breve comunicato, senza dare dettagli, che c’era un’operazione in corso, ma Scotland Yard non ha confermato legami con l’attacco al Parlamento. Agli utenti della metro comunque è stato chiesto di evitare la zona di Westminster, dove ci sono ancora tratti di strada e accessi bloccati.
Riguardando la dinamica dell’accaduto sembra impossibile che un’auto sia potuta arrivata fino ai cancelli del Palazzo presidenziale senza essere fermata prima. Poteva trasformarsi in una strage. E’ dunque così facile? E Londra era preparata ad un possibile attentato? Gabriella Ceraso lo ha chiesto a Francesco Ragni direttore della Rivista on line Londraitalia.com raggiunto telefonicamente nella capitale britannica:
Ma come valutare quanto accaduto, rispetto ad altri episodi simili, nonostante tanti restino ancora i particolari da chiarire? Gabriella Ceraso ha raccolto il parere di Andrea Margelletti presidente Ce.S.I. Centro Studi Internazionali: