Turchia e Armenia, verso una normalizzazione dei rapporti bilaterali
Russia & Caucasus

Turchia e Armenia, verso una normalizzazione dei rapporti bilaterali

By Stefania Balzano
02.08.2022

Il 2 Febbraio, dopo oltre 2 anni, sono ripresi i collegamenti aerei commerciali diretti fra Armenia e Turchia, nell’ambito del processo di normalizzazione dei rapporti iniziato il mese scorso con i primi incontri ufficiali tenutisi a Mosca fra il Vice Presidente del Parlamento armeno, Ruben Rubinian, e Serdar Kilic, diplomatico turco.

Il tentativo di ripresa delle relazioni bilaterali fra Ankara e Yerevan arriva dopo circa un trentennio di chiusura dei confini e di interruzione dei rapporti commerciali fra i due Paesi a causa dei numerosi dossier che li oppongono, come quelli sul riconoscimento del genocidio armeno e sul supporto turco all’Azerbaijan nel conflitto del Nagorno-Karabakh, riesploso violentemente per qualche settimana tra settembre e novembre del 2020.

Dal 1994, anno della tregua di Biskek che, di fatto, congelò il conflitto tra Armenia ed Azerbaijan scoppiato nel 1988, la politica estera turca nei confronti del vicino armeno è sempre stata condizionata dalle pressioni azere. Un primo tentativo di normalizzazione delle relazioni bilaterali fra Ankara e Yerevan avvenne nel 2009 con la firma dei Protocolli di Zurigo per la riapertura dei confini e lo sviluppo di relazioni commerciali. Tuttavia, il mancato ritiro delle truppe armene dai territori azeri occupati nel 1994 portò al dietrofront turco, che a seguito delle pressioni del suo alleato azero, aveva vincolato la normalizzazione alla restituzione del Nagorno-Karabakh a Baku.

Da allora i rapporti sono rimasti difficili, inaspriti ulteriormente da un ultimo embargo imposto dal governo armeno sulle merci turche nel 2021, in risposta al sostegno di Ankara a Baku nella menzionata escalation del 2020. L’embargo, tuttavia, è stato revocato ad inizio gennaio 2022 in seguito alla vertiginosa crescita dell’inflazione che ha causato in Armenia.

Sebbene la normalizzazione dei rapporti tra Ankara e Yerevan potrebbe avere impatti politici ed economici virtuosi per entrambi, diversi ostacoli si oppongono ad essa. Innanzitutto, la necessità imprescindibile da parte armena di ottenere il riconoscimento ufficiale turco del genocidio perpetrato tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. Tuttavia, la stessa esistenza del genocidio è negata dalle autorità turche. In secondo luogo, le pressioni dell’Azerbaijan potrebbero risultare decisive nel raffreddare il dialogo, soprattutto in un momento storico di grande sofferenza economica per la Turchia e, quindi, di estrema necessità di consolidamento delle relazioni commerciali ed energetiche con Baku.

Related articles