La Grecia riceve i primi caccia Rafale dalla Francia
Il 19 gennaio 2022 sei caccia Rafale, prodotti dalla società francese Dassault Aviation, sono arrivati in Grecia, sorvolando il cielo di Atene e atterrando presso la base aerea di Tanagra. I caccia fanno parte di un accordo siglato lo scorso anno per la fornitura di un lotto totale di 24 aerei Rafale che la Grecia acquisterà dalla Francia. I velivoli andranno a potenziare l’Aeronautica Militare greca grazie ai loro sistemi d’arma e alle loro avanzate capacità di sorveglianza attraverso un sensore che scansiona la firma termica di altri velivoli. Un altro elemento di forza dei caccia Rafale consiste nel fatto che sono equipaggiati con i missili aria-aria Meteor, i quali, con un raggio operativo stimato fino a circa 200 km, sono considerati tra i più performanti attualmente a disposizione in occidente.
I Rafale per la Grecia rivestono un’importanza non solo operativa ma anche politica, in quanto le permetteranno di svolgere una serie di esercitazioni congiunte con Paesi che possiedono lo stesso velivolo, in particolare Francia ed Egitto, suggellando così con questi Paesi importanti partnership politiche nel Mediterraneo. Le accresciute tensioni nell’Egeo tra Grecia e Turchia, scaturite anche dai territori marittimi contesi tra i due Stati e dalle rivendicazioni da entrambe le parti sulle risorse di idrocarburi, hanno spinto Atene ad accelerare il suo programma di potenziamento militare.
Dal canto suo, la Turchia si è già mossa nel 2021 con un accordo firmato con il Qatar che permetterà all’aviazione turca di addestrarsi con i caccia Rafale venduti dalla Francia a Doha. Uno dei motivi di questo accordo è quello di familiarizzare con il velivolo, in modo da poterlo conoscere in maniera diretta e capirne le caratteristiche tecniche e i profili operativi, andando in parte a ledere quel vantaggio tecnologico che i greci hanno acquisito attraverso l’acquisto dei Rafale, velivoli più moderni e avanzati rispetto agli F-16 di cui è attualmente dotata l’Aeronautica Militare turca.
L’arrivo dei caccia francesi in Grecia segue infine la ratifica da parte del governo greco nell’ottobre 2021 del patto intra-NATO di mutua difesa con la Francia. Si tratta del primo patto di questa natura tra i due alleati, e rappresenta per la Grecia una garanzia formale di sicurezza rispetto alla Turchia, da cui percepisce provenire la principale minaccia. La competizione nell’Egeo è dunque uno scenario in piena evoluzione, che vede un riarmo da parte sia di Atene che di Ankara, con entrambi gli attori intenzionati a non perdere terreno per non modificare gli equilibri militari vigenti, ma semmai volenterosi di alterarli a proprio vantaggio.