Intelligence and Defence Update n°71
Sommario: Regno Unito, Lituania, Germania
Regno Unito
Nel corso di una recente visita presso i cantieri navali BAE Systems di Govan, nei pressi di Glasgow (Scozia), il Ministro della Difesa inglese Micheal Fallon ha confermato la costruzione di almeno 8 fregate Type 26 – Global Combat Ship, con inizio dei lavori sulla prima nave nell’estate 2017.
Destinate a rimpiazzare le 13 unità attualmente in servizio classe Type 23, le unità Type 26 sono vascelli multiruolo con capacità di attacco al suolo, di difesa aerea e notevoli capacità antisom.
Nella stessa occasione, il Ministro Fallon ha annunciato la commessa del valore di 100 milioni di sterline (circa 115 milioni di euro) a favore di MBDA per l’installazione del sistema missilistico di difesa aerea Sea Ceptor, versione navale dell’intercettore a breve raggio CAMM (Common Anti-air Modular Missile), sulle Type 26.
L’acquisizione delle GCS permetterà alla Royal Navy di disporre di moderne unità navali capaci di garantire efficacemente la protezione dei bacini prossimi alla costa inglese e di concorrere alla proiezione del potere navale di Londra in tutto il mondo, soprattutto a seguito dell’entrata in servizio delle due portaerei classe-Queen Elizabeth. La spiccata vocazione antisom dimostra quanto sia percepita da parte inglese questo tipo di minaccia data la costante espansione a livello globale delle flotte sottomarine.
La costruzione di questi vascelli, inoltre, permetterà di mantenere aperti per almeno 20 anni i cantieri navali di Govan, il che garantirà il mantenimento del know how strategico-industriale inglese ed importanti ricadute nel campo economico ed occupazionale.
Lituania
Il governo lituano ha deciso di acquistare due batterie del sistema missilistico di difesa aerea norvegese NASAMS (Norway Advanced Surface-to-Air Missile System). Il contratto ha un valore di circa 100 milioni di euro e permetterà a Vilnius di disporre del primo avanzato sistema missilistico contraereo a medio raggio dal crollo dell’URSS ad oggi. La difesa aerea, infatti, era sino ad oggi affidata a missili terra-aria MANPADS (MAN Portable Air Defense System) del tipo GROM, RBS-70 e Stinger in forza all’Esercito e all’Aeronautica.
Il NASAMS è frutto della collaborazione tra il gruppo norvegese Kongsberg e la Raytheon per la configurazione del missile aria-aria AIM-120 AMRAAM su piattaforme di lancio terrestri. Ogni unità di fuoco NASAMS è composta dai 2 ai 4 veicoli per il lancio missili, un radar Thales/Raytheon AN/MPQ-64F1 Sentinel capace di scovare missili cruise, UAV, velivoli ad ala fissa e rotante sino ad un raggio di 75 km, e un mezzo per il controllo del tiro.
La commessa ha una notevole rilevanza per Vilnius in quanto permetterà di incrementare sensibilmente le capacità del sistema di difesa aereo nazionale in un contesto di continue tensioni con Mosca alimentate, tra l’altro, dalle frequenti manovre militari russe nell’oblast di Kaliningrad e nel Baltico.
La vendita del NASAMS, inoltre, rappresenta un successo commerciale per il consorzio americano-norvegese rafforzando la penetrazione del sistema nello scacchiere nord-europeo.
Germania
La Commissione Bilancio del Parlamento tedesco ha approvato l’acquisizione di 5 corvette oceaniche K130 classe Braunschweig in aggiunta alle 5 unità dello stesso tipo già presenti nella flotta tedesca. Il valore della commessa è stimato in circa un miliardo e mezzo di euro.
I vascelli K130 hanno una stazza di circa 1.800 tonnellate e sono armati, tra l’altro, di moderni missili antinave RBS-15 Mark III con gittata superiore a 200 km e capaci di ingaggiare anche obiettivi terrestri.
La decisione arriva poco dopo il rinvio, previsto per la fine del 2017, sulla selezione del vincitore per la gara relativa alla costruzione delle nuove fregate MK 180 e si collega al rinnovato interesse NATO per un maggior impegno militare navale nel Baltico e Mare del Nord. Nello specifico, l’Alleanza Atlantica avrebbe chiesto alla Germania un impiego operativo permanente in compiti di pattugliamento costiero di almeno 4 corvette entro il 2018.
La scelta tedesca permetterà di prolungare la produzione delle Braunschweig con indubbi vantaggi per l’industria cantieristica navale nazionale e, nell’attesa della decisione sul futuro delle MK 180, garantirà comunque a Berlino la capacità di proiezione della propria Marina in specchi d’acqua ben più distanti rispetto a quello del Baltico e del Mare del Nord.