Il ruolo dell’Esercito nei programmi di capacity building nazionali
Difesa e Sicurezza

Il ruolo dell’Esercito nei programmi di capacity building nazionali

Di Michele Taufer
05.07.2016

Nell’ultimo decennio lo scenario geopolitico globale ha subito delle profonde mutazioni che ne hanno cambiato in maniera significativa i propri caratteri distintivi. In primis, il processo di globalizzazione ha comportato un livello di interazione e di interconnessione tra i singoli soggetti, siano essi Stati, gruppi di individui o entità private, di assoluto rilievo e di portata epocale.

Tale permeabilità all’influenza reciproca degli attori coinvolti in tale processo ha aperto le porte ad alcune criticità insite nella globalizzazione stessa. In particolare è il concetto di Stato, inteso come soggetto politico pubblico detentore del monopolio dell’uso legittimo della forza, ad essere stato messo in crisi in alcune aree del mondo.

Molti Paesi sono a tal proposito costretti ad affrontare fenomeni complessi quali guerre civili, terrorismo o più in generale profonde crisi identitarie di tipo socio-culturale. Nello specifico, il fenomeno degli Stati falliti è sempre più pressante e sta progressivamente acquisendo e attirando su di sé l’attenzione della comunità internazionale, specie in quei Paesi caratterizzati da profonde spaccature di tipo etnico e religioso in cui il potere forte e accentrante dello Stato (sovente un potere di tipo dittatoriale) costituiva l’unica garanzia alla stabilità complessiva della Nazione.

Leggi il report

Articoli simili