Intelligence and Defence Update n°56

Intelligence and Defence Update n°56

Di Staff Ce.S.I.
23.09.2013

Sommario: Filippine, Olanda, Russia, Singapore, Stati Uniti

Filippine

E’ cominciata il 18 settembre l’edizione 2014 della Amphibious Landing Exercises (Phiblex), l’esercitazione congiunta tra Filippine e Stati Uniti che si svolgerà quest’anno dalla base navale di Subic Bay, sulla costa occidentale dell’isola di Luton, vicino al Mar cinese Meridionale. I Marines statunitensi della 13esima MEU (Marine Expeditionary Unit), imbarcati sulla USS Boxer (LHD-4, classe Wasp) e sulla USS New Orleans (LPD-18, classe San Antonio) saranno impegnati fino all’11 ottobre nel programma di addestramento con i propri corrispettivi filippini e una squadra mista delle tre Forze Armate di Manila per operazioni a terra d’artiglieria e di assalto anfibio. L’interesse per incrementare la propria capacità di risposta in un contesto anfibio è un chiaro segnale di quale siano le priorità di sicurezza per il governo filippino. Da un lato, rispondere con maggior efficacia agli attacchi dei gruppi islamici irredentisti nelle isole meridionali del Paese; dall’altro potrebbe rappresentare un tentativo da parte di Manila di rafforzare la propria capacità di intervento a fronte di un eventuale evoluzione della disputa con la Cina, per la rivendicazione delle isole Spratly, a circa 220 chilometri dalla costa filippina. Inoltre, l’esercitazione congiunta, che precede di una settimana la visita di Obama a Manila, consente agli Stati Uniti di ribadire la propria alleanza con le Filippine, un Paese che potrebbe rivelarsi una testa di ponte strategica per la politica di Washington nel Pacifico.

Olanda

Il Parlamento olandese ha confermato di voler procedere all’acquisto degli F-35, sospeso lo scorso marzo per essere sottoposto ad una revisione finanziaria da parte della Commissione Nazionale di Controllo. Saranno ora 37 i cacciabombardieri (in versione A a decollo ed atterraggio convenzionale) prodotti dalla Lockheed Martin che andranno a sostituire, entro il 2020, l’attuale flotta di 68 F-16 in dotazione alla Royal Netherlands Air Force (RNAF). Con 4.5 miliardi di euro già stanziati, a cui se ne aggiungeranno annualmente 270 milioni, derivanti dall’attuale budget operativo degli F-16, il governo olandese ha necessariamente dovuto ridurre l’iniziale piano di procurement, che stabiliva un acquisto di 85 velivoli, ma ha dichiarato di aver previsto un ulteriore margine del 10% sulle risorse destinate al programma per eventuali investimenti o maggiori costi operativi. L’Olanda aveva già acquistato due F-35, ma i test di volo erano stati sospesi in attesa della decisione del Parlamento sulla prosecuzione dell’ordine d’acquisto. Si attende ora che entrambi gli aerei completino la fase di sviluppo e dimostrazione e che la RNAF cominci a predisporre test di volo con i propri piloti. Secondo quanto previsto dagli accordi tra Italia e Olanda, gli F-35 olandesi dovrebbero essere assemblati nello stabilimento FACO di Cameri, che provvederà anche alle attività di assistenza e manutenzione.

Russia

Il vicepresidente della Commissione Industria-Difesa del governo di Mosca, Oleg Bochkarev, ha annunciato che saranno effettuati nuovi test sui missili balistici nucleari Bulava (SLBM) da parte dell’azienda produttrice, la Votkinsk Plant State Production Association, dopo il fallimento dell’ultimo lancio, lo scorso 6 settembre. Durante il collaudo del sommergibile nucleare (classe Borej) Alexander Nevskiy, nel Mar Bianco, infatti, il test di validazione del missile, effettuato nel sito di Kura, si è interrotto al secondo minuto per un problema di stabilizzazione nel motore. Con quest’ultimo episodio, salgono a otto i lanci che, dal 2004, non sono andati a buon fine. Nonostante la Commissione non abbia ancora accertato quale siano state le cause dell’incidente, il Ministro della Difesa, Sergei Shoigu, ha già preannunciato cinque nuovi test, che dovrebbero cominciare prima della fine dell’anno. Come ribadito dalle Forze Armate di Mosca, al momento i Bulava (in grado di trasportare 10 testate MIRV in un raggio di più di 8.000 chilometri) rappresentano l’unica soluzione per lo sviluppo degli SLBM. Il loro malfunzionamento, dunque, potrebbe non solo rallentare il rafforzamento del dispositivo strategico russo, ma rappresentare un pericolo per la capacità di deterrenza nucleare di Mosca. La consegna alla Marina russa dei due sommergibili nucleari che dovrebbero essere armati con i Bulava, l’Alexander Nevskiy e il Vladimir Monomakh (entrambi classe Borej), è prevista rispettivamente per il 15 novembre e per metà dicembre, ma non è ancora chiaro se il fallimento dell’ultimo test di validazione causerà ritardi rispetto alle scadenze.

Singapore

Il governo di Singapore ha annunciato l’intenzione di acquistare il sistema missilistico SAMP/T per rafforzare il dispositivo di difesa aerea multistrato del Paese. Il SAMP/T, prodotto dal consorzio MBDA, è il più moderno sistema d’arma terra-aria in ambito europeo, basato sul missile Aster 30 che permette di intercettare obiettivi in avvicinamento fino a 70 km di distanza. Il SAMP/T  sostituirà il sistema I-HAWK attualmente in dotazione presso le Forze Armate di Singapore (SAF) e andrà a costituire l’anello più esterno della capacità antiaerea e antimissile del Paese. E’ questo l’ultimo passo di un progetto di sviluppo di più ampio respiro che ha visto il governo di Singapore dotarsi di sistemi d’arma all’avanguardia per incrementare l’ombrello protettivo dell’isola: il SAMP/T sarà integrato in un sistema di Difesa che vede già operativo il sistema missilistico antiaereo SPYDER, a corto raggio, e i velivoli Gulfstream 550 AEW per la sorveglianza aerea. Il Ministro della Difesa Ng Eng Hen, inoltre, ha dichiarato di voler proceder ad un upgrade degli F-16 attualmente in uso alla Forza Aerea della Repubblica di Singapore (RSAF), portando la flotta ad una configurazione paragonabile al block 60. Una volta completato, il rinnovamento del dispositivo militare permetterà a Singapore di incrementare il prestigio e l’efficacia della propria capacità di risposta all’interno dello scenario pacifico.

La vendita del SAMP/T rappresenta il primo successo export per MBDA e consente al consorzio europeo di muovere i primi passi nel mercato dell’Estremo Oriente, da cui potrebbero derivare importanti occasioni di sviluppo industriale. Con l’impiego del sistema missilistico, ad oggi utilizzato da Italia e Francia, Singapore, di fatto, non solo rafforza il proprio sistema di difesa aerea, ma acquista anche un dispositivo assolutamente all’avanguardia che gli permette di entrare nella stretta cerchia dei Paesi dotati di una basica capacità antimissile.

Stati Uniti

Il 18 settembre la Boeing ha annunciato che la linea di produzione del velivolo da trasporto strategico C-17 sarà interrotta entro il 2015: lo stabilimento di Long Beach (California) verrà ufficialmente chiuso non appena saranno terminati gli ultimi velivoli ora in fase di assemblaggio. Il Presidente della Boeing Defense,Space & Security, Dennis Muilenburg, ha, però, rassicurato sulla prosecuzione del C-17 Globemaster III Integrated Sustainment Program (GISP), che continuerà a garantire l’assistenza e la manutenzione degli esemplari fino ad ora consegnati. La decisione di ritirare un prodotto considerato ancora competitivo sarebbe riconducibile all’impossibilità da parte della compagnia statunitense di garantire la sostenibilità finanziaria della linea di produzione: dei 22 velivoli attualmente in costruzione, 13 non sono ancora ordini fermi e non sarebbero pervenuti nuovi ordinativi in grado di giustificare il mantenimento operativo dello stabilimento. La Boeing, negli anni, ha consegnato circa 50 esemplari del C-17 in tutto il mondo, ma il principale mercato di riferimento per il velivolo resta sicuramente quello statunitense: 223 sono gli esemplari in dotazione alla United States Air Force (USAF), l’ultimo dei quali consegnato lo scorso 13 settembre. L’attuale politica di sequestration del governo, che vincola i budget a disposizione dei Dipartimenti di Stato all’approvazione del Congresso, ha creato una forte incertezza finanziaria anche per il comparto della Difesa - che ha dovuto affrontare tagli alla propria capacità di spesa del 10% nel solo 2013, per raggiungere un risparmio di circa 454 miliardi di dollari entro il 2021 – e, di conseguenza, una relativa difficoltà per l’industria aerospaziale di pianificare le risorse a disposizione nel medio-lungo periodo.

La chiusura della linea di produzione del C-17 potrebbe aprire nuove opportunità di mercato per velivoli da trasporto di dimensioni minori, quale l’A400M della Airbus, il cui primo esemplare è stato consegnato lo scorso agosto alla Forza Area francese. Tuttavia, in un ultimo tentativo di salvare il Globemaster, la Boeing avrebbe anche proposto all’USAF la possibilità di acquistare nuovi C-17 ad un prezzo più conveniente, in cambio della restituzione dei velivoli più vecchi attualmente in uso, che verrebbero ricondizionati dalla casa produttrice per il mercato dell’usato. I prossimi mesi saranno decisivi per capire l’effettiva percorribilità del progetto.

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